Premessa 1: mi considero, facendo i dovuti scongiuri, una persona estremamente fortunata, perché ho un’ottima salute di base. Non ho malattie croniche da curare, non soffro di patologie particolari, non prendo abitualmente farmaci. Di questo rendo grazie a Dio o a chi per lui.
Premessa 2: anche se qui scrivo peste e corna dei medicinali, è ovvio che finchè uno deve necessariamente usare dei medicinali salva-vita è bene che lo faccia. Sarebbe da folli togliere una medicina quando essa è necessaria e indispensabile. Il fatto è di capire QUANDO e SE è necessaria e indispensabile. Meglio se con l’aiuto di qualche medico particolarmente “di fiducia". E' importante avere un medico di riferimento "giusto".
Premessa 3: a titolo esemplificativo metto qui a disposizione soprattutto la mia esperienza personale, perché di quella ho un’ottima conoscenza, non sono un medico ma ho potuto “sperimentare” su me stesso pregi e danni della medicina.
Per fortuna le mie normali funzioni dell’organismo sono a posto, tutto ok insomma. Bene. Io NON prendo mai farmaci per piccoli problemi che possono passare senza medicine ma cerco semmai di modificare il mio stile di vita in funzione del “problema”. Questo cerco di farlo sempre, sia che il “problema” sia piccolo sia che il “problema” sia grande. Quando è “grande” ovviamente è possibile e spesso auspicabile che debba curarmi con medicine “tradizionali” per superare momenti di “crisi” e per riportare i parametri dell’organismo a livelli normali.
Se ho un anomalo rialzo delle pressione su valori pericolosi è ovvio che la prima cosa da fare è abbassare tali valori con appropriate cure mediche. Se poi il problema è cronico, beh, io cercherò di trovare stili di vita che mi permettano di abbassare la pressione in modo più naturale. Ad esempio con una corretta alimentazione, o togliendo quelle consuetudini che non aiutano, tipo fumo, e così via. Se riesco a riportare i livelli della pressione su valori soddisfacenti, mi eviterò l’uso di farmaci. L’aumento di pressione è un effetto di una disfunzione, non è la disfunzione. Quindi noi dovremmo “curare” le “cause” non soltanto i sintomi.
Esempio: circa 25 anni fa ebbi una fortissima crisi di asma bronchiale, in certi momenti non riuscivo quasi a respirare, avevo quello che si definisce il “fischietto”, cioè respirando emettevo una specie di fischio. Fase acuta: ho dovuto prendere medicinali, non ricordo se antistaminici, antibiotici ed altro ancora per superare il momento di crisi. Da allora però non ho più preso nulla ed il fastidio è rimasto allo stato “latente”. Il medico di disse che dovevo abbandonare la moto perché quella era una delle cause. Il vento sul petto peggiora la situazione…
A parte che già all’epoca non si andava più in moto coi giornali sotto la camicia, ma quell’esimio dottore aveva sbagliato completamente i pronostici. Dopo trent’anni di motocicletta non ho più avuto problemi respiratori. Perché?
Ho scoperto invece successivamente la causa a monte di quel problema fisico:
lo STRESS di quel periodo, legato a mie situazioni personali particolari, che si è andato tutto a “sfogare” su fenomeni di natura respiratoria ed anche allergica. Per non avere più crisi di questo tipo non dovevo stare “a vita” con creme, cremine, antistaminici, cortisonici o chissà che ma semplicemente sfuggire il più possibile allo stress. E’ quello che ho cercato e cerco di fare anche adesso.
Aiutato anche da un caratterino niente male che però mi evita l’accumulo di stress in quanto dotato di naturali “valvole” che me lo scaricano al momento opportuno. Tenersi dentro le cose, i problemi, i conflitti, ecc… è una delle cause principali di tutte le malattie, piccole o grandi che siano.
Quella che noi chiamiamo “malattia” non è altro che una modificazione del proprio “status” da parte del nostro organismo per “adattarsi” ad una serie di stimoli esterni o interni. La malattia è quasi sempre un “sintomo” di qualcos’altro. Noi dobbiamo andare a trovare questo “qualcos’altro”. Questo malessere che porta il nostro corpo a reagire ammalandosi.
E’ importante quindi iniziare a “conoscersi”. Prima di diventare “schiavi” di un farmaco cerchiamo di vedere come si può “naturalmente” migliorare il problema. Se uno prende lassativi per tutta la vita avrà senz’altro “cronicizzato” il problema al punto che occorreranno dosi sempre maggiori di farmaco per ottenere risultati. Questo accade per molte patologie. Ma tutti i farmaci sono “veleni”. Quindi un abuso dei farmaci, soprattutto se continuato nel tempo, provoca una serie di controindicazioni che alla lunga sfociano in altre malattie. Cioè per curarsene una ci si fanno venire magari due o tre altre malattie.
Su cosa si può agire in modo “naturale”?
Intano vivere in un ambiente sano ma non asettico, mangiare in misura moderata, un po’ di tutto, limitando tutti i cibi di origine animale, i grassi, le porcherie dei vari McDonalds e simili, preferendo legumi, insalate e verdure, crude e cotte a carne, dolci, pane, pasta (questi ultimi due in quantità ridotte e solo integrali). Sfuggire il più possibile tutti i tipi di inquinamento (spesso è difficile), fuggire da situazioni stressanti sul lavoro o a casa.
Il lavoro ci stressa? O modifichiamo il nostro modo di lavorare o cambiamo lavoro. La moglie / marito o (fidanzata/fidanzato) ci stressano? Cerchiamo di capire il meccanismo di questo stress in modo da risolverne le cause.
Cerchiamo di riacquisire il contatto con la natura, cerca di dar sfogo alle tue passioni, sport, arte, hobbies e così via. Si può cercare nello Yoga o in altre discipline orientali quell’aiuto che serve. Cerchiamo nel volontariato di trovare un nuovo rapporto più equilibrato con le altre persone. Non occorre fare cose straordinarie, talvolta mezz’ora di passeggiata al parco sotto casa è un ottimo sistema per “riequilibrarsi”.
Non occorre “uccidere” il capoufficio, la moglie, il marito o la suocera, occorre solo trovare un modo diverso per rapportarsi con le persone ed, in caso non si trovasse il modo, evitare di frequentarle. (ahah, capisco il sorrisetto di alcuni di voi).
Talvolta molte situazioni spiacevoli nascono da un nostro sbagliato approccio verso gli altri. Cerchiamo di essere più disponibili, di andare incontro anche ad una persona sgradita col sorriso sulle labbra, vedrete che magari la persona, che sembrava così antipatica, è un pezzo di pane. Cerchiamo di metterci nei panni degli altri, sempre.
Una nostra bassa qualità della vita può portare ogni genere di malattie, comprese quelle più temute oggi: cancro, parkinson, malattie cardiocircolatorie, ecc ecc.
Dobbiamo capire meglio “come” siamo fatti e vivere in modo da stressarci il meno possibile. Non è scritto da nessuna parte che se uno ha una situazione stressogena se la deve tenere comunque per tutta la vita. Lo Stress uccide in tutti i modi possibili.
Il campo è amplissimo. Non ho parlato delle malattie legate al funzionamento del cervello. Soprattutto perché non conosco abbastanza bene l’argomento e non vorrei dire stupidaggini. Credo che il primo punto sia capire chiaramente, intanto quali sono i farmaci salva vita per la propria patologia. Cercare, finche si è all’inizio della patologia, anche prima direi, appena si sentono forti malesseri non chiaramente identificati, di trovarsi un ottimo tearpeuta e di cercare di modificare al meglio da subito il proprio stile di vita.
Se uno ha già una patologia da decenni ed ha preso farmaci da lungo tempo, toglierli di colpi non è un buon sistema. Quando l’organismo è assuefatto ad un farmaco, questo crea dipendenze e toglierlo può essere molto pericoloso. Poi ci sono alcune sostanze chimiche che effettivamente aiutano certe patologie. Quindi, evitiamo il “fai da te” troviamo medici e terapeuti di cui ci si possa fidare e vediamo come andare avanti.
Molto spesso le malattie mentali-psicologiche-comportamentali sono frutto di un “imprinting” genitoriale. Lì si può lavorare bene con una appropriata terapia per cercare di disinnescare quei “meccanismi” che portano a comportamenti negativi o devianti.
Tutto quello che ho detto vale soprattutto per i giovani, che ancora non sono stati colpiti da malattie e vogliano rimanere sani nel tempo. Evitate di prendere troppo pillole: per dormire, per star svegli, per non sentire un dolorino, per andar di corpo, perché siete depressi, perché siete stanchi, ecc..
Molto spesso in alternativa a quella pillola c’è un sistema “naturale” per risolvere ugualmente il problema senza avvelenarsi. Semplicemente cambiando alcuni dei propri “stili di vita”.
Se vi sentite psicologicamente deboli o instabili, se avete tendenze a farvi del male, o a vivere in maniera non corretta il rapporto con gli altri o col cibo o col sesso o con qualsiasi altra cosa, parlatene con qualcuno che vi possa aiutare.
Spesso i problemi, fisici, mentali, comportamentali, se affrontati sul nascere sono “fesserie”, ma se queste “fesserie” ce le portiamo nel tempo possono diventare problemi anche gravissimi.
Sull' importanza per la salute della giusta dieta vi invito a leggere THE CHINA STUDY
Interessante questo articolo che ho appena letto su un blog.
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