Il 5 Gennaio 2013 la cittadinanza di Valle Galeria è scesa in piazza per protestare con la ventilata ipotesi, da parte del commissario Sottile, della scelta di Monti dell’Ortaccio, sito posto a pochi metri dalla discarica di Malagrotta, come sede della nuova discarica temporanea.
Comitati, gruppi di cittadini e residenti uniti nel dire no a questo ennesimo scempio del territorio di Valle Galeria, già ampiamente provato da una mega-discarica, inceneritori, gassificatori, impianti petroliferi ed industriali, tutti concentrati in pochissimi chilometri quadrati. Un concentrato di gas, polveri e liquidi inquinanti che hanno aumentato in modo allarmante la mortalità per tumore degli abitanti.
Tra coloro che hanno preso la parola spiccano alcuni politici locali che, dietro la loro verve quasi rivoluzionaria nel non volere questa nuova discarica, mostravano tutte le contraddizioni di chi appertiene alle stesse forze politiche che negli ultimi 20 anni non hanno fatto assolutamente NULLA per risolvere il problema dei rifiuti nel Lazio. Per essere chiari, a pari merito, centro destra e centrosinistra , troppo impegnati a non intaccare il grande monopolio della ditta “Manlio Cerroni & C.” per fare qualcosa di utile per la popolazione.
Sono spiccate invece, per saggezza e contenuti, le parole di Sergio Apollonio, figura carismatica del Comitato Malagrotta, che ha ribadito che la lotta dei cittadini di Valle Galeria è la lotta di tutti i cittadini romani, in quanto procedendo in modo vigoroso ad una politica di forte impulso alla raccolta differenziata, la quantità dei rifiuti da conferire in discarica diverrebbe molto minore liberando quindi tutti i terrori dall’incubo di questi ecomostri quali sono le attuali discariche.
Parole simili sono state dette da Stefano Vignaroli, abitante di Massimina da sempre interessato ai problemi legati alla presenza di Malagrotta e Massimo Piras, portavoce del gruppo che ha portato avanti la proposta di legge popolare sui “Rifiuti Zero nel Lazio”. Per tutti loro il problema non è infatti solo un problema locale, ma un prioblema che investe la popolazione di tutta Roma e Provincia.
Infatti sarebbe sbagliato impostare una simile lotta con una filosofia NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, traduzione: Non Nel Mio Cortile).
Non si deve trattare infatti di queste problematiche come di una guerra tra poveri, tra abitanti di Valle Galeria, ad esempio, ed abitanti di Pian Dell’Olmo, località vicino Riano, in ballottaggio con Monti di Ortaccio come sito della nuova discarica (che dicono temporanea ma che rischia di diventare poi definitiva).
Il problema è un altro, si tratta di investire molte risorse nel scardinare una volta per tutte il sistema attuale che gestisce in modoo sbagliato e incorretto i rifiuti: il ciclo indifferenziato/discarica/inceneritore può essere superato soltanto dando un impulso fortissimo alla differenziata porta a porta, alla diminuzione degli imballaggi e incremento significativo di vendita di prodotti sciolti o “alla spina”, aumentando le centrali di compostaggio e controllando che il risultato della differenziazione permetta di avere dei prodotti finali che possano avere un valore economico significativo come “materie prime seconde” da vendere ai vari consorzi di riciclo. Oggi accade invece che la qualità della prodotto differenziato è molto scarsa, per via di uno carente controllo da parte dell’ama e di una poca conoscenza della popolazione su come differenziare correttamente.
Infine, stop assoluto agli inceneritori, che vengono alimentato dal CDR, che contenendo materiale compustibile, non può che contenere derivati di plastica, carta e legno, che poterebbero essere gestiti in modo meno impattante per l’ambiente.
A questo proposito, molto interessanti sono le dichiarazioni a noi rese da Alemanno, che la dicono lunga sull’incapacità dei politici a proporre misure adeguate all’attuale urgenza e che sostengono ancora folli corse agli inceneritori come soluzione di tutti i problemi. Tali dichiarazioni saranno disponibili su internet a breve.
Nota: tutte le fotografie sono originali nostre e sono riproducibili indicando il sito di provenienza.
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