Libertà di informazione… libertà non è il volo di un moscone….
Sarà perché mi piace andare controcorrente, sarà che mi piace ragionare con la mia testa, ma ho trovato disgustosa e squallida l’ultima polemica tra Masi e Santoro.
Il primo, pretoriano di S.B. è il direttore che deve “difendere” gli interessi di chi lo ha messo su quella poltrona che gli brucia sotto il sedere, ed è impotente, nonostante le minacce a bloccare Santoro più di tanto.
Pare quel cagnetto piccolo piccolo che abbaia, abbaia, per sentirsi più forte, e che poi non riesce a mordere.
http://www.youtube.com/watch?v=5-MvLXaPokM
Santoro invece è quel giornalista, vecchio volpone, che ha sfruttato queste maldestre censure per aumentare a dismisura la sua popolarità, diventando paladino della LIBERTA’ DI ESPRESSIONE.
Come anche altri paladini, in funzione antiberlusconesca, si ergono quali Travaglio, Il Fatto e politici come Di Pietro.
Ma possono veramente essere loro i maestri di LIBERTA’ DI INFORMAZIONE?
Non credo.
Libertà di Informazione significa INFORMARE a 360°, non significa fare contraddittori con due politici da una parte e due (o uno) dall’altra, quando poi le parti sono sempre le stesse.
E’ un gioco delle parti. I berluscones e gli anti-berluscones che si scontrano, si insultano e si legittimano a vicenda, sono l’uno necessario a l’altro.
E Santoro esiste perché esiste dall’ altra parte un Vespa.
Sono uno la stampella dell’altro.
Quelli che rimangono fuori sono i cittadini “non targati”, i liberi pensatori, i non allineati, quelli che non hanno greppie dove andare a mangiare. I comitati di cittadini che prendono coscienza e si vogliono distaccare dall’attuale politica.
L’informazione è una oligarchia, ove c’è posto solo per quelli che ne fanno parte stabilmente, i quali vengono semplicemente “cancellati”.
E’ stato palese il caso delle ultime elezioni regionali nel Lazio. Tre le candidate che si presentavano alla carica di presidente. Peccato che per tutti i media erano DUE E NON TRE. La terza, Marzia Marzoli , della RETE DEI CITTADINI, era sparita dalla circolazione, annullata dalla mafia dell’informazione.
Informazione che non comprende solo i Minzolini, i Vespa, i Feltri ma anche la Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere della Sera.
Per tutti questi i candidati nel Lazio sono stati DUE, fino ad apertura seggi.
Perfino ad elezioni finite, più dell’80% delle persone era convinta che nel lazio si erano presentati solo due candidati!
Per questo il ricorso al TAR presentato da David Rorro ed Orazio Fergnani per l’annullamento delle Regionali del Lazio è stato giudicato ammissibile e verrà trattato dal TAR del Lazio il prossimo 21 ottobre.
Ed è per questo che l’AGCOM ha dovuto condannare alcune testate per aver disatteso la par condicio e non aver dato sufficiente spazio alla RETE DEI CITTADINI.
Di tutto questo, naturalmente, non ne ha parlato Santoro, come non ne ha parlato “Il Fatto”, il cui direttore, Antonio Padellaro, rispondendo ad una email, disse, “siamo spiacenti” ma “la frittata è fatta”, facendo riferimento al fatto, scusate il gioco di parole, che “Il Fatto” non aveva speso neanche UNA RIGA nei riguardi di Marzia Marzoli.
Le frittate continuano ad essere fatte quotidianamente e nessuno ne parla…
La democrazia oligarchica partitocratrica è costituita da due poli, uno è quello del centro destra, un altro del centro sinistra, con “cespuglietti centristi” che talvolta migrano da una parte e talvolta dall’altra.
Tutto quello che non rientra in questa logica per l’informazione italiana SEMPLICEMENTE NON ESISTE.
Ecco perché Santoro non mi esalta.
Perché la libertà che lui propugna non è la vera libertà ma solo quella di “spartizione a metà della torta mediatica”, mentre la controparte berlusconiana si vuole ingozzare con una fetta maggiore, nonostante l’enorme conflitto di interesse. Ed ecco Santoro che strizza l’occhio alla sinistra, che invita insieme Ghedini e Di Pietro invece di parlare di mancanza di democrazia reale nel paese o della sovranità dei cittadini che non c’è o meglio non c’è mai stata.
La libertà d'informazione in Italia è un' Araba fenice, che nessuno vuole veramente avere ed anzi, ogni giorno si vorrebbero togliere nuovi spazi di libertà anche nel Web...
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