La “redline”,
la linea rossa che porta alla guerra secondo Obama è stata varcata? Sembrerebbe
di sì, dopo il presunto uso di armi chimiche di cui è accusato il governo di
Assad, di cui mancano ancora prove certe, anche se la CIA dice di aver
intercettato una telefonata che comproverebbe le responsabilità del regime
siriano (fonte Foreign Policy).
<...
In the hours after a horrific chemical attack east of Damascus, an official at
the Syrian Ministry of Defense exchanged panicked phone calls with a leader of
a chemical weapons unit, demanding answers for a nerve agent strike that killed
more than 1,000 people.
Those
conversations were overheard by US intelligence services, The Cable has
learned. And that is the major reason why American officials now say they're
certain that the attacks were the work of the Bashar al-Assad regime - and why
the US military is likely to attack that regime in a matter of days.>
In realtà l’unica
cosa davvero certa è che, nell’azione incriminata, di cui sono girati su internet
numerosi video, sia stato utilizzato il Sarin che, come tutti i gas
nervini,colpisce il sistema nervoso delle vittime, provocando difficoltà
respiratorie ed altri sintomi fino a portare ad uno stato comatoso ed alla
morte. Tra gli antidoti contro il Sarin l’Atropina sostanza che permette di
salvaguardare le sinapsi nervose.
Secondo il
Primo Ministro della Gran Bretagna, David Cameron, l’uso di armi chimiche è “moralmente
indifendibile” , ma qualsiasi azione contro la Siria sarà “proporzionata” e ”legale”. Secondo Cameron "L’obiettivo
dell’attacco dovrà essere quello di rendere impossibile l’usoo ulteriore delle
armi chimiche".
<Sappiamo in realtà, dall’epoca di Saddam ,
che subì l’attacco occidentale per l’ipotetico, e mai dimostrato, uso o
possesso di “armi di distruzioni di massa”, che basta una giustificazione del
genere per sentirsi autorizzati ad effettuare qualsiasi tipo di azione militare
su qualsiasi obiettivo, militare o civile che sia. Del resto chiunque abbia fatto il militare sa benissimo che in realtà tutti i paesi del mondo hanno un arsenale di armi chimiche>
Comunque
secondo le principali nazioni occidentali, USA e UK su tutti, la mano che ha lanciato l’attacco è quella
del regime siriano e quindi bisogna prepararsi all’azione. Russia e Cina invece
accusano i ribelli antagonisti al regime
di Assad.
Secondo l’agenzia
Reuters, Obama ha già effettuato 88 telefonate ai leaders delle principali nazioni,
in particolare con Cameron si sarebbe sentito due volte.
Intanto,
nella probabile guerra siriana, entrano in gioco anche i pirati informatici.
Secondo Mattews
Keys, infatti, pirati informatici legati
al regime siriano avrebbero attaccato e messo offline i siti del Washington
Post, di Twitter e di Huffington Post.
Negli Usa fervono
i dubbi e le inquietudini legate ad un possibile attacco. Infatti in questo tipo
di azioni non si sa mai esattamente dove si vada a parare. Eventuali “escalations”,
parola tristemente nota già dai tempi della guerra in vietnam, in riferimento
ai via via crescenti bombardamenti, sono sempre possibili, portando gli Usa ad
un coinvolgimento che puù essere anche molto maggiore rispetto al previsto.
Il
presidente del US House Foreign Affairs Committee, Ed Royce, ha rivolto ad
Obama il seguente appello, in cui si chiede sia di considerare bene tutte le
possibili implicazioni dell’attacco legate agli interessi degli stati uniti sia
il fatto di comunicare al congresso quello che si vuole fare.
Infine la
posizione Russa e Cinese. La Russia ammonisce sulle “catastrofiche” conseguenze
sulla regione di un possibile attacco.
Il portavoce del ministero degli
esteri russo, spokesman Alexander Lukashevich, ha invitato la comunità
internazionale a mostrare prudenza rispetto alla crisi e rispetto alle leggi
internazionali sostenendo che: “Cercare di bypassare il Consiglio di Sicurezza ,
con la scusa di creare le premesse artificiali prive di fondamento per un un intervento
militare nella regione, creerebbero
nuove sofferenze in Siria e catastrofiche conseguenze per altri paesi del Medio
Oriente e del Nord Africa”.
Queste parole
ci sembrano di grande buonsenso e molto condivisibili, una nuova guerra in
Siria sarebbe veramente una nuova catastrofe umanitaria! Ma vedremo gli sviluppi, eventuali azioni di guerra ormai sembrano molto vicine.
AGGIORNAMENTO DELLE 18 ORE ITALIANE DEL 28-8-2013:
Sembra sempre più probabile che l'attacco partirà nel giro di pochissimi giorni, probabilmente verso fine settimana. Ormai la macchina da guerra USA si è già messa in movimento e sarà difficile fermarla.
C'è il rischio di un coinvolgimento di altri paesi dell'area, in primo luogo dell'Iran. Potrebbero risentirne anche, per ragioni diverse, paesi come il Libano o Israele. Il rischio che scoppi una polveriera è molto forte, si spera che iUSA e UK ci ripensino in tempo. Sappiamo come vanno a finire queste guerre: con una carneficina di civili, come tutte le guerre moderne.
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