10) Perché ha tanta importanza il “sorriso” ed il “sorridere” ?
Ti sei mai guardato allo specchio con attenzione? Hai notato come i lineamenti del volto, gli occhi, i muscoli del viso, tutto cambia se sorridi o se non sorridi?
Con il sorriso ti apri al mondo, gli occhi cambiano espressione, o meglio acquistano un'espressione, sorridono anch'essi.
Penso che il sorriso sia il dono più bello che si possa fare a se stessi e agli altri.
Negli anni ho notato come realmente un sorriso possa cambiarti la prospettiva delle cose. Un po’ come vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Non è una banalità. E' una grande segno di apertura e di disponibilità all'incontro, alla conoscenza che trovo fondamentale nelle relazioni umane.
E poi, nella mia vita, un sorriso mi ha unito e mi ha diviso; mi ha permesso di comunicare anche senza le parole. Un sorriso è più ricco, racchiude in sé tutte le parole del mondo!
11) La forte sensazione del “ricordo” nel libro
mi ha colpito perché mi ci sono immedesimato molto. Come vive i ricordi Monica?
Mi fa sempre molto piacere sapere che chi legge i miei libri si ritrova in quello che scrivo. Sappiate che prima di scrivere, anche io ho provato quello che descrivo.
La sensazione del ricordo è molto forte nella mia vita.
Le pagine che ho scritto sul ricordo, in particolare, le ho realmente vissute con quel pianto caloroso, quelle lacrime calde.
La mia vita è fatta di ricordi, non in senso nostalgico ma perchè realmente tutto diventa ricordo.
Perchè i ricordi sono la parte più profonda di quello che si vive. E' questo quello che resta. Forse perchè cerco, con mille sforzi, di vivere in profondità, ho tanti ricordi che mi tengo stretti, mi coccolo spesso, li rievoco.
Certo, non sono solo bei ricordi, ci sono anche ricordi che vorrei non avere, scancellare. Ma tornano anche quelli. Non sempre si riesce ad eliminarli con un colpo di spugna anche perchè, come dicevo, si sono vissuti quindi, in un modo o nell'altro, hanno lasciato un'impronta. A volte più leggera, altre volte più profonda. A volte indelebile.
Penso che quei ricordi che fanno male, che tutti abbiamo, restano.
Possiamo solo tramutarne il segno da negativo in positivo. Un po’ come i poli della calamita. Questo perchè non penso sia possibile dimenticare.
Anche questo trovo sia affascinante nei ricordi: col passare del tempo li trasformiamo o meglio, in un ricordo negativo che ci ha fatto soffrire e stare male, cerchiamo di vedere solo aspetti positivi.
Ma i ricordi più belli, sono quelli che riaffiorano all'improvviso, che vengono richiamati da qualcosa, un odore, un profumo, un colore, un sapore, qualcosa che non ti aspettavi risvegliasse quel ricordo.
Lo trovo davvero affascinante.
12) “Serenità” invece che “felicità” ?
Penso che la serenità sia uno stato d'animo, prezioso e da mantenere costante. Con tanti sforzi ma da mantenere! La felicità è un momento. Pieno, intenso, ma è un attimo. Più o meno prolungato, ma è un momento.
A proposito di ricordi e di felicità....il ricordo più bello: quando ho pianto per la felicità!
13) I sensi quanto possono interagire con i sentimenti?
Mi sfugge il senso della domanda e il nesso con "Parentesi di luna"! Ti rispondo rigirando la domanda: I sensi quanto possono non interagire con i sentimenti?
Ma non vorrei cadere nei luoghi comuni. Penso anche che dovremmo chiarirci sul significato di 'sensi' e 'sentimenti', giusto per capirsi e parlare lo stesso linguaggio.
Ora, comunque, mi fermo qui perchè non vorrei esser andata 'fuori tema'. Potrei anche dirti che i sentimenti, qualunque essi siano a cominciare dall'amore fino ad arrivare all'odio, al rancore, alla rabbia, passando per l'amicizia, i sentimenti dicevo sono espressi attraverso tutta la nostra corporeità anche se forse non ce ne rendiamo conto.
Ora mi rendo conto di esser andata 'fuori tema'......
14) Traspare dal libro una certa visione
moderatamente ottimista della vita, sia pure
nell’ottica dell’inevitabilità di certi eventi dolorosi. Sei ottimista, Monica?
In effetti era questa la visione della vita che volevo dare nel libro: pur vivendo l'inevitabilità di eventi dolorosi, i protagonisti, che ne sono tuttavia più o meno segnati, sono portatori di speranze per se stessi e per le generazioni future che, a fatica, ma riusciranno a uscire da 'incubi' che si portano dietro.
Sì, sono tendenzialmente ottimista. Fiduciosa e speranzosa, direi. Non ho una visione angelicata del mondo, tutta rosa. Sto con i piedi per terra e tocco con mano, come tutti, dolore, sofferenze, tradimenti, delusioni, perdite, solitudine e altro.
Ma se non conoscessi tutto questo non potrei neppure parlarne e scrivere. E proprio perchè la vita non è una soap opera in rosa, per fortuna, ma è molto di più e decisamente più ricca e piena, più bella e sorprendente, sì sono ottimista, ho fiducia, mi guardo allo specchio e sorrido!
15) Il viaggio mi pare abbia un significato particolare per te.
Sì il viaggio per me significa cambiamento, incontro, apertura, disponibilità. Il treno poi è un mezzo di locomozione che sviluppa molto la mia creatività. Se ci pensi bene, in un treno puoi isolarti e al tempo stesso lasciarti trasportare. E tutt'intorno c'è un mondo in movimento.
Ma in uno scompartimento del treno, sei quasi 'obbligato' a stare con altre persone con cui magari condividerai poche ore però...tanto basta per....per far incontrare persone, far nascere storie, far incontrare storie che altrimenti non si sarebbero mai incrociate.
Con il viaggio lasci il luogo in cui vivi e vai in un altro luogo: abbandoni qualcosa o qualcuno e ti disponi all'apertura verso qualcosa che ancora non conosci o conosci appena. Comunque sia, il viaggio ti predispone al cambiamento.
E la capacità e la disponibilità di predisporsi al cambiamento e a mettersi in discussione, per me, è fondamentale nella vita.
16) Una domanda che ti aspettavi e non ti ho fatto. ???
Il perchè del titolo, "Parentesi di luna". Ma ti ringrazio di non avermela fatta...(sorrido mentre lo scrivo!)
17) Dove nasce la Monica scrittrice?
Dove? Davanti al computer! Hops, ho tolto tutta la poesia all'immagine che finora ho dato di me di scrittrice? Battute a parte, ho cominciato a scrivere qualche anno fa. Inizialmente...forse per caso. Sottolineo il forse perchè poi, andando avanti, mi sono resa conto di quanto invece fosse anche allora ed è oggi, una necessità estremamente piacevole per me.
E da allora...non scrivo solo davanti al computer ma anche....appena mi viene in mente un'idea, dove mi trovo, in macchina magari mi fermo e mi appunto il pensiero. Che ci vuoi fare, ognuno ha le sue stranezze!!
18) (mi è scappata un'altra domanda) ==>>> Quanto
la Monica Attrice ha aiutato la Monica Scrittrice?
Penso che il teatro e la scrittura siano due espressioni artistiche che viaggiano bene insieme (tanto per usare un termine a me caro, quello del viaggio).
Probabilmente il teatro mi aiuta a strutturare e immaginare dei personaggi, a dargli vita e a dare un ritmo al lavoro.
Poi, da qualche anno mi sto cimentando anche nella scrittura teatrale. Ho scritto un testo su Jacopone da Todi, "Tra cielo e terra" messo in scena da una compagnia di Perugia e in via di pubblicazione. Ho appena terminato di scrivere un testo teatrale su Santa Chiara che al momento è...in cerca di una compagnia che abbia voglia di lavorarci. Di tanto in tanto mi diverto a scrivere piccole scene, Atti unici per corti teatrali. Insomma, sì, in questo senso il teatro, è alla base della scrittura.
Per finire "una chicca": tuoi progetti futuri, sò
che per scaramanzia tante volte non se ne parla, ma dicci qualcosa....
Oh, io son ben contenta di parlare di quello che faccio. Da brava ottimista non sono scaramantica. Solo però....sono un po’ gelosa di quello che scrivo. Me ne rendo conto ora, non è facile per me parlare di quello che scrivo (mentre quando inizio a scrivere non mi fermo più, avrai notato!!!) e devo inizialmente vincere la prima titubanza di 'farlo leggere'.
Poi, quando ho dei riscontri da parte dei lettori...mi passa subito e, come ora nel caso di "Parentesi di luna", mi fa molto piacere farla conoscere!
Quindi, prossimi progetti, portare nelle librerie, in locali, biblioteche, ecc..."Parentesi di luna".
Poi, certo ho già iniziato a scrivere altro. Non è per scaramanzia che non ne parlo in dettaglio, ma solo perchè, non essendo finito mi pare prematuro.
Però, posso dirti che i personaggi e le loro storie pian piano si stanno delineando intorno ad un senso di insoddisfazione nella vita, nella quotidianità; al senso dell'amicizia e dell'amore. Il tutto sviluppato in una struttura comunque particolare e sempre in sottofondo...speranze e fiducia!
Grazie a Monica Cardarelli per essersi prestata a
questa intervista “virtuale” ma non troppo.
A presto!
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