Qualche giorno fa, passeggiando attorno ad un palazzo di nuovissima costruzione, mi aveva colpito un muro di contenimento, di una terrapieno piuttosto alto, privo dei soliti fori di drenaggio che si usano per impedire che, in caso di pioggia, l’acqua ristagni nel terrapieno impregnando il terreno ed aumentando di molto la spinta del terreno stesso sul muro. Da ingegnere la cosa mi aveva alquanto stupito, anche se ormai non mi stupisce più nella, ma avevo pensato che forse avessero trovato un sistema alternativo per far drenare l’acqua in un’altra maniera. Lo avevo detto a R., che stava con me in quel momento… ebbene oggi R. mi telefona e mi dice: ti ricordi quel muro che tu avevi osservato non avesse i fori? Ebbene è appena crollato…
Sarebbe facile dire… non si fanno più i muri di una volta, la realtà è che troppo spesso si lavora in modo sbagliato: incompetenza e fretta spesso fanno dei danni incalcolabili. In più nelle organizzazioni di lavoro in genere e nelle imprese in particolare, basta una mela marcia che non è capace di fare il suo lavoro per fare danni a più non posso. Oggi manca la competenza, il rispetto per il lavoro, la serietà, tutto è diventato un mero fatto economico, troppo spesso i raccomandati incompetenti prendono decisioni anche importanti senza sapere i danni che poi faranno in seguito.
Come mi guardo attorno vedo un modo di lavorare che è andato via via peggiorando. Non si bada più a fare il lavoro nel modo giusto, si bada solo al lato economico ed a finire presto. Il lavoro “fatto bene” non è più valorizzato. Per quanto riguarda i lavori fatti male, mi è capitato spesso di vedere cose incredibili. Imprese che in una sopraelevazione non riescono a mettere in asse (sbagliandosi di metri) il pilastro soprastante con quello sottostante, ma anche , in altri campi, errori clamorosi di gestori di energia che mandano mega-bollette salatissime qundo il contatore segnava zero perché l’utenza non era stata mai attaccata e che continuavano a pretendere il pagamento anche dopo che due loro dipendenti, in giorni diversi avevano costatato che il contatore segnava zero. Questo soltanto perché il dipendente che aveva sbagliato non voleva riconoscere l’errore e continuava implacabile a sbagliare. In quel caso ha fatto causa all’azienda ed ho preteso da giudice di pace un risarcimento, sia pur simbolico, per i fastidi subiti.
Molto spesso è colpa anche dell’organizzazione del lavoro, se in una azienda i dipendenti sono rassegnati ad attaccare “l’asino dove vuole il padrone”, pur sapendo di fare cosa sbagliata, beh in quella azienda potranno accadere cose turche senza che nessuno dica niente, perchè chi si accorge dell’errore ha paura di dirlo per non mettersi contro il suo “capo”. Quando le cose sono arrivate a questo punto (ed avviene in genere in aziende superburocratizzate con alta incidenza di raccomandati soprattutto a livello dirigenziale) non c’è nulla da fare, crollano muri ma soprattutto crolla la voglia di lavorare bene ed i risultati si vedono…
Detto tutto questo magari dietro il crollo di quel muro ci stanno anche altre motivazioni, chi può saperlo… Certo è che o non è stato progettato bene, o non è stato realizzato bene, comunque sono saltate le fasi di "controllo" che devono essere sempre previste in cantiere.
P.s.:
Sul caso specifico del muro occore dire che molto spesso i muro di contenimento crollano per la spinta dell’acqua e questo avviene quando non si è provveduto ad usare un sistema di drenaggio dell’acqua opportuno, tale che renda nulla la spinta dell’acqua , perché altrimenti la spinta dell’acqua con un battente di diversi metri è molto ma molto più forte della semplice spinta del terreno senza acqua. Questo sistema in genere si realizza ponendo a monte una zona sufficiente ampia riempita con materiale drenante, tale che posa drenare la gran parte dell’acqua che si accumula nel terreno. Gli elementi che servono sono in genere: terreno di drenaggio+collettore+tubi microfessurati passanti)
Per piccoli rilevati può essere sufficiente uno schema del genere:
Altrimenti uno schema tipo questo ( le dimensioni del muro vanno comunque calcolate come anche la spinta del terreno):
Dal :
Autore: Clivio Mastrantuono
Autore disegno: Giovanni Simonetti
La gfascia di materiale drenante deve essere sufficientemente estesa verso monte, altrimenti il suo apporto non basta a drenare tutta l'acqua.
Altrimenti un ottimo sistema per realizzare muri di contenimento senza dover effettuare a monte opere di drenaggio è quello di usare i cosiddetti “gabbioni”, ovvero reti riempite di sassi di adeguate dimensioni che oltre a realizzare la parte portante del muro permettono, per loro stesse caratteristiche, di drenare naturalmente il terrapieno superiore. (vedi foto sotto):
Per calcolare un muro si sostegno affidatevi sempre ad un ingegnere, architetto o geologo regolarmente iscritti ai rispettivi albi. Evitate soprattutto il fai da te...
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