Bellissimo "summa" dei principali insegnamenti delle varie tradizioni orientali ed occidentali, che G. scrive alla propria figlia quasi come se fosse un testamento:
Fissa la tua attenzione su te stessa.
Sii cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e fai.
Finisci sempre quello che hai iniziato.
Fai quello che stai facendo nel migliore dei modi possibili.
Non t’incatenare a niente che alla lunga ti distrugga.
Sviluppa la tua generosità senza testimoni.
Tratta ogni persona come se fosse un parente stretto.
Metti in ordine quello che hai disordinato.
Impara a ricevere, ringrazia per ogni dono.
Smetti di autodefinirti.
Non mentire né rubare, se lo fai, menti e rubi a te stessa.
Aiuta il tuo prossimo senza renderlo dipendente.
Non occupare troppo spazio.
Non fare rumore né gesti innecessari.
Se non la possiedi, imita la fede.
Non lasciarti impressionare da personalità forti.
Non impossessarti di niente né di nessuno.
Distribuisci equitativamente.
Non sedurre.
Mangia e dormi lo strettamente necessario.
Non parlare dei tuoi problemi personali.
Non giudicare né discriminare quando non conosci la maggior parte dei fatti.
Non stabilire amicizie inutili.
Non seguire mode.
Non venderti.
Rispetta i contratti che hai firmato.
Sii puntuale.
Non invidiare i beni o gli esiti del prossimo.
Parla solo di ciò che è necessario.
Non pensare nei benefici che ti procurerà la tua opera.
Giammai minaccia.
Realizza le tue promesse.
In una disputa, mettiti nei panni dell’altro.
Ammetti che qualcuno ti superi.
Vinci le tue paure.
Aiuta all’altro ad aiutare sé stesso.
Vinci le tue antipatie ed avvicinati alle persone che desideri rifiutare.
Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
Trasforma la tua collera in creatività.
Trasforma la tua avarizia in rispetto per la bellezza.
Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori dell’altro.
Trasforma il tuo odio in carità.
Non ti lodare né ti insultare.
Tratta ciò che non ti appartiene, come se ti appartenesse.
Non lamentarti.
Sviluppa la tua immaginazione.
Non dare ordini solo per il piacere di essere obbedito.
Paga i servizi che ti danno.
Non fare propaganda delle tue opere o idee.
Non cercare di risvegliare negli altri, sentimenti verso di te come: pietà, simpatia, ammirazione, complicità.
Non trattare di distinguerti per la tua apparenza.
Non contraddire mai, solo taci.
Non contrarre debiti, acquista e paga subito.
Se offendi qualcuno, chiedigli scusa.
Se l’hai offeso pubblicamente, scusati in pubblico.
Se
ti rendi conto di aver detto qualcosa di sbagliato, non insistere in
quell’errore per orgoglio e desisti immediatamente dai tuoi propositi.
Non difendere le idee antiche, solo perché fosti tu chi le enunciò.
Non conservare oggetti inutili.
Non decorarti con idee altrui.
Non fotografarti insieme a personaggi famosi.
Non rendere conto a nessuno; sii il tuo proprio giudice.
Non definirti mai per quello che possiedi.
Non parlare mai di te senza concederti la possibilità di cambiare.
Renditi conto che niente è tuo.
Quando ti chiedono la tua opinione su qualcuno o qualcosa, di solamente le sue qualità.
Quando ti ammali, invece di odiare quel male, consideralo tuo maestro.
Non guardare con la coda dell’occhio, guarda fisso.
Non dimenticare i tuoi morti, però riservagli un luogo limitato che gli impedisca invadere la tua vita.
Nel luogo in cui vivi, riserva sempre un posto a ciò che è sacro.
Quando realizzi un servizio non risaltare i tuoi sforzi.
Se decidi lavorare per gli altri, fallo con piacere.
Se dubiti fra fare e non fare, rischia e fa’.
Non trattare di essere tutto per il tuo compagno; ammetti che cerchi in altri ciò che tu non puoi dargli.
Quando qualcuno ha il suo pubblico, non accudire per contraddirlo e rubargli l’audience.
Vivi di soldi guadagnati da te.
Non ti invischiare in avventure amorose.
Non ti vantare delle tue debolezze.
Non visitare mai nessuno solo per riempire il tuo tempo.
Ottieni per distribuire.
Se stai meditando e arriva un diavolo, fai andare quel diavolo a meditare.
Mi piacerebbe riuscire a rispettare, anche in minima parte , questi insegnamenti!
Ps.: Gurdjieff è vissuto a cavallo tra il secolo diciannovesimo ed il secolo ventesimo. Visse l'epoca della rivoluzione Russa e della grande guerra, tra il mondo mediorientale e quello occidentale. Nato In armenia, studia e pratica sin da giovane diverse tradizioni spirituali, principalmente quella Sufi, di cui conobbe alcuni maestri. Teorizzò una via nuova per la la propria realizzazione spirituale, detta la Quarta Via, che fosse più accessibile al tipo d'uomo occidentale. Questo metodo prendeva spunti dalle varie tradizioni spirituali, soprattutto dal Sufismo, che G. conosceva bene. Secondo G. l'uomo normalmente è "addormentato", cioè è "inconsapevole" di chi sia veramente e come tale è come se fosse una macchina, un automa. Secondo G. nel mondo convivono tante dimensioni oltre le conosciute. Alcune di queste teorie, che all'epoca sembravano parecchio originali, sono state riprese talvolta anche da importanti scienziati (ad esempio la teoria delle molte dimensioni).
Ricordo, tra i suoi libri, il più interessante è "Incontro con uomini straordinari". Ha scritto anche "lettere di Belzebù a suo nipote", che francamente ho trovato un pò ostico da leggere. Per comprendere meglio le teorie di G. consiglio "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" scritto da un suo discepolo, nonchè noto scrittore dell'epoca, P.D. Ouspensky ed il libro di un suo altro discepolo, che partecipò con la moglie ai gruppi di insegnamento di Gurdjeff, Thomas De Hartmann, "La Nostra vita col Sig. Gurdjieff". Bellissimo il libro di Rodney Collin "Lo specchio di luce".
Per essere un "maestro" Gurdjieff era molto particolare. A Parigi frequentava anche locali equivoci o bordelli, non si presentava assolutamente con l'aria da "Santone", anzi tendeva a demolire in ogni modo questa immagine. Spesso proprio in questi locali incontrava per la prima volta quelli che volevano diventare i suoi discepoli. Sembrava volesse "spiazzare" i suoi interlocutori che pensavano di trovare un "guru" vestito da "guru" che si atteggiase a "Guru". Niente di più lontano dalla realtà. Talvolta chiedeva loro prove particolari, anche abbastanza dure, alcune volte incomprensibili ai più. La bibliografia su Gurdjieff è molto vasta in quanto molti dei suoi tanti discepoli hanno scritto dei libri a riguardo. Gli interessi di Gurdjieff spaziavano da un modo diverso di intendere la scienza, alla psicologia, alle arti visive, musica, danza, teatro. Bellissimo il film girato da Peter Brook su "Incontri con Uomini Straordinari" in cui ripercorre la vita del giovane G. in quelle lande desolate dove G. visse i primi anni della sua vita.
Ancora oggi molti gruppi di suoi seguaci si riuniscono per parlare della "Quarta via" cercando di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Molti personaggi famosi, in varie parti del mondo, hanno incrociato, nella loro vita, la Quarta Via di G.
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