Grillo, la Lombardi e le ultime polemiche sul fascismo.

 

Premesso che non credo molto nei “messia” della politica, spesso si sono rivelati nella migliore delle ipotesi dei falsi messia, nella peggiore dei veri e propri dittatori.

Io voglio però dare delle “chances” di credibilità al M5S, nonostante i dubbi sulle figure di Grillo e soprattutto di Casaleggio, che aleggiano sempre sul movimento grillino.

In queste giorni dove si decide la nascita o meno di un nuovo governo e mentre i nuovi parlamentari si preparano come scolaretti al primo giorno di scuola, ecco le prime polemiche.

Al centro ci sono sempre e solo gli eletti grillini. Da “fonti bene informate” sembrerebbe che la scelta dei “capigruppo” della camera  e del senato sia stata votata in maniera molto estemporanea, molti parlamentari neanche si conoscevano tra loro, nessun diktat di Grillo e Casaleggio.  Ogni parlamentare si è presentato brevemente sia ai suoi nuovi colleghi sia a chi ha seguito a diretta streaming. Alla fine sono stati eletti Vito Crimi e Roberta Lombardi. Manterranno il loro incarico per tre mesi e poi ci sarà una rotazione trimestrale. Molto positivo il fatto di non voler prefigurare gerarchie precostituite. Gli unici dubbi riguardano il fatto che ogni nuovo capogruppo avrà il suo bel lavoro ad imparare in breve tempo regolamenti e procedure. Ma se c’è una buona organizzazione di gruppo, tutto potrà funzionare.

Intanto, in attesa che siano “costruiti” gli strumenti informatici necessari per permettere ai cittadini di “controllare” gli atti degli eletti e di poter votare per “vincolare” gli eletti a certe scelte politiche invece che ad altre (su questo sembra che si stia ancora in alto mare, ma è un punto essenziale, senza i quale, la “rivoluzione grillo” scoppierebbe come una bolla di sapone in poco tempo), scoppia una polemica su certe dichiarazioni di Roberta Lombardi, riguardanti il fascismo, comparse sul suo blog pochi giorni fa. Dichiarazioni quasi “berlusconiane”, con una marcia indietro tipo: sono stata fraintesa. Certo è che sarebbe consigliata una maggiore cautela nell’affrontare simili argomenti, per parlare di fascismo in maniera non retoricamente antifascista occorre conoscere molto bene la storia, poteva farlo certamente Renzo De Felice, non certo la malcapitata neoeletta grillina, che si è inferta dell’autolesionismo allo stato puro.

Colpisce intanto la similitudine di questo vero e proprio “infortunio politico”  rispetto a quello accaduto alla sua acerrima “rivale” del meetup di Roma, Serenetta Monti, quando fece degli “apprezzamenti positivi” su alcune proposte di Forza Nuova e venne subito “tacciata” di “fascista” da molti , e temo che tra questi “molti” ci fosse anche la Lombardi. Tra le due non è corso mai buon sangue. Entrambe ambiziose, ma ognuna a suo modo. Più “ruspante”, scoperta  e “caciarona”  Serenetta, più “fredda”, “calcolatrice” e, secondo i maligni,  “manipolatrice” Roberta.  E’ comunque paradossale la nemesi storica per cui oggi la Lombardi, appena reduce dal doppio “successo” elezione al parlamento e nomina come capogruppo, debba subire una simile “traversìa”.

In realtà il personaggio “Roberta Lombardi” per chi lo conosce, non è dei più accomodanti. Rigida, aggressiva, ambiziosissima, molto competitiva, ma anche intelligente, attiva,  capace di muoversi nel modo giusto in un gruppo di persone, dotata di un “savoir faire” politico talmente sofisticato da sembrare ai maligni quasi una “manipolatrice” di persone. In realtà, come capita quasi sempre, la persona ha pregi e difetti come tutti noi, solo che, rispetto alla media delle persone, qui sia i pregi che i difetti sono più evidenti.

Nei suoi comportamenti  nel meetup di Roma, dove ha sempre  avuto delle posizioni di “predominanza” se non di “potere”, se così si può dire in ambito meetup, ha avuto alcune volte qualche caduta di buon gusto nel polemizzare con altre persone. Diciamo che non è una avvezza al “politically correct” ed ogni tanto tende ad “uscire fuori dai binari”.

Detto questo, ormai la persona in questione è stata investita dal compito di rappresentare il popolo italiano insieme ai suoi colleghi grillini, per cui queste polemiche credo che siano  rapidamente sorpassate dal futuro che incombe, anche se è facile pensare che questa prima "gaffe" resterà negli annali. Conosco personalmente alcuni eletti grillini: su qualcuno metterei una mano sul fuoco per quanto riguarda onestà, capacità e voglia di portare reali cambiamenti. Di altri, che conosco meno, posso dire solo che sono persone “normali”, cittadini che vivono del proprio lavoro (e non funzionari di partito, caspita che cambiamento rispetto all' eletto "medio" di PD e PDL!) con cultura medio-alta (alto tasso di laureati), certo è che possono essere uno splendido terreno “vergine” per cercare davvero di cambiare la vecchia politica e togliere spazio ai “vecchi politicanti”, portando aria nuova al  parlamento.

Stà a loro dimostrarci coi fatti che non ci sia davvero  un “regista occulto” che li manovra (Casaleggio), cosa che molti temono, visto gli oscuri collegamenti tra casaleggio ed alcune potenti lobby internazionali, e che si possa  fare una politica nuova al servizio dei cittadini.

Per cui, nell’attesa di sapere cosa accadrà, mando un “in bocca al lupo” a tutti loro, sperando che possano costruire un’Italia migliore di quella di oggi, distrutta e profanata non solo da personaggi come berlusconi e monti, ma anche da inetti comprimari quali bersani e soci. Hanno svenduto l’Italia all’europa, l’hanno impoverita, l’hanno indebitata, è una vergogna che loro ed i loro partiti abbiano ancora una così grande voce in capitolo.

Infine, speriamo che, in questa epoca di grandi cambiamenti,  il nuovo Presidente della Repubblica ed il nuovo Papa, che anche loro si insedieranno tra non molto tempo, siano all’altezza delle migliori aspettative. In fin dei conti anche queste elezioni possono essere un segnale dei tempi che cambiano. Al posto di un presidente uscente ex burocrate del PCI (che appoggiò persino l'invasione dell'ungheria da parte dei carri armati sovietici) e di un Papa non molto popolare e troppo legato a scandali che hanno turbato la chiesa, anche se forse le  dimissioni riabilitano un poco la sua figura.