Ho assistito in questa veste alla diretta Streaming dell’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a nuovo Papa, primo Papa del Nuovo Continente. La cerimonia mi ha emozionato, sono rimasto molto colpito da questa elezione, e vi spiego perchè.
Prima di tutto per il nome scelto, che è tutto un programma. Francesco non era stato mai scelto in tutti i secoli passati, Francesco che è un nome molto usuale nella cristianità, diversi sono i Santi di nome Francesco, ma l’unico Francesco a cui si va naturalmente a pensare è al “Poverello di Assisi”. Un nome che significa Povertà, che significa Pace, che significa Armonia col mondo, con la Natura e con Tutti esseri Viventi. Tutto l'opposto di una Chiesa troppo occupata agli affari dello IOR piuttosto che confrontarsi con i problemi dei propri popoli.Francesco, un nome che stride assai con l’immagine che la Chiesa continuato a dare di sé negli anni e nei secoli, basti pensare agli ultimi scandali, pedofilia e Ior.
Poi mi ha colpito il modo con cui si è affacciato da quella finestra. Lo sguardo muto che per lunghissimi secondi ha accarezzato la folla che lo acclamava in piazza San Pietro. Uno sguardo che all’inizio sembrava quasi sperso, non dico spaventato, no, ma timido e interrogativo, come a chiedere alla gente l’energia necessaria per palesarsi.
Poi le sue parole iniziali, quel “buonasera” così semplice e familiare da suonare imprevisto. Un pensiero al Papa Emerito Ratzinger, un riferimento al suo nuovo ruolo semplicemente come “Vescovo di Roma” e poi un’altra irrituale richiesta: quella, rivolta ai fedeli, di pregare per lui prima di poter lui stesso iniziare il suo pontificato con una benedizione urbi et orbi.
Il nome è questo suo primo approccio al pontificato, hanno dato un segnale importante e positivo a questo pontificato, hanno creato quasi una cesura rispetto al passato. Intendiamoci, probabilmente non sarà questo il Papa che farà delle aperture significative alle libertà civili, dicono anzi che dovrebbe essere un "conservatore", ma nel suo magistero di vescovo qualcuno ricorda anche il fatto di aver rimproverato aspramente un parroco che non voleva battezzare il figlio di una madre single.
Potrebbe essere quello che riporterà la Chiesa verso una maggiore sobrietà, con un maggiore controllo sulle “cose di curia”, sugli intrallazzi che girano intorno all’economia vaticana, allo Ior, agli oscuri intrecci con poteri politici e poteri di altro tipo.
Sembra sconfitta la posizione del Cardinal Bertone e dei suoi sodali della Curia Romana, premiata invece la posizione più intransigente di molti cardinali provenienti dalle varie parti del mondo che agli intrallazzi della Curia preferiscono di gran lunga confrontarsi con i problemi dei propri popoli.Un’altra osservazione sul carattere straordinario di questa elezione. E’ stato eletto, per la prima volta, Papa un Gesuita. La Compagnia di Gesù è caratterizzata da tratti assai poco “francescani” e talvolta nei secoli più vicini alla Santa Inquisizione piuttosto che al conforto dei poveri. E' pur vero che in Latino America nel corso degli anni passati i gesuiti abbiano invece avuto un atteggiamento "progressista" Certo, è sbagliato generalizzare, quindi l’augurio è che Francesco si comporti più da francescano che da gesuita.
Per ultimo, un’ombra aleggerebbe sul cardinale Jorge Mario Bergoglio e riguarda i suoi presunti rapporti con la dittatura agentina all’epoca dei disaparecidos. Su questo, nulla possiamo dire di preciso, gli viene infatti contestato un caso isolato sul quale è difficile dare un parere.
Resta il fatto di un uomo di chiesa semplice, che girava ancora in metropolitana, e che ha lavorato nei quartieri più disagiati di Buenos Aires.
Comunque, da “diversamente credente” rimane la speranza che lo Spirito Santo, o chi per lui, abbia veramente fatto la scelta migliore. La Chiesa ha ampi margini per essere purificata, ripulita dagli odiosi scandali, migliorata nei suoi rapporti non solo coi fedeli ma con tutti gli uomini “di buona volontà”, che sono quelli a cui si è rivolto nella benedizione. Alla romana potremmo rivolgergli il seguente augurio:
"In bocca al lupa, Francè!"
P.s.:
Nel rileggere quello che ho scritto, e che avevo in gran parte buttato giù pochi minuti "dopo" l'elezione del papa, in modo molto, forse troppo entusiastico, vengo colto da gravi dubbi. E se questo Papa diventasse veramente la "longa manus" della compagnia di Gesù? Chi ci può dire veramente che non sia stato un "persecutore" durante il periodo della dittatura in argentina, come sostengono oggi molti riprendendo articoli apparsi su internet? Domande a cui chissà se avrò mai delle risposte CERTE. Interessante questa disanima che ho trovato su INTERNET che ci mostra tutte le contraddizioni della vita di Jorge Mario Bergoglio, conservatore ma amante della povertà, vicino ad ambienti della dittatura ma in visita a carcerati e poveri.
Anche in questo caso, come in gran parte dei "casi" della vita, è difficile pensare che tutto sia bianco o sia nero, come minimo c'è sempre l'ombra di qualche dubbio... Peccato, ci piacerebbe molto che quest'ombra non stia lì sempre a macchiare qualcuno o qualcosa, persino la veste bianca del papa....
Secondo P.S.: mentre infuriano le polemiche sul passato del nuovo Papa, chatto con un mio amico argentino che mi assicura, da sua testimonianza diretta che il Papa non ha mai appoggiato la dittatura in Argentina, inoltre ci sono le dichiarazioni del premio nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel che conferma l'estraneità di Bergoglio rispetto ai crimini della dittatura argentina
tra l'altro dice:
El Premio Nobel de la Paz Adolfo Pérez Esquivel dijo hoy que su
compatriota, el flamante papa Francisco, hasta ayer el cardenal
argentino Jorge Bergoglio, "no tenía vínculo con la dictadura" <non ebbe rapporti diretti con la dittatura> argentina, como mencionan algunos críticos del nuevo Pontífice.
"Hubo obispos que fueron cómplices de la dictadura, pero Bergoglio no", < ci furono vescovi che furono complici della dittatura, ma non Bergoglio> declaró Pérez Esquivel en una entrevista a la cadena BBC Mundo.
"A Bergoglio se lo cuestiona porque se dice que no hizo lo necesario para sacar de la prisión a dos sacerdotes, siendo él el superior de la congregación de los Jesuitas", agregó. "Pero yo sé personalmente que muchos obispos pedían a la junta militar la liberación de prisioneros y sacerdotes y no se les concedía", añadió el Premio Nobel de la Paz 1980. <io so personalmente che la giunta militare non accettava le intercessioni dei vescovi riguardo prigionieri e sacerdoti>
Più chiaro di così...
Commenti
Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.