Pochi giorni or sono, a Los Angeles, veniva cacciato in malo modo dal suo successore, Mons. Gomez, il Cardinale Roger Mahony, reo di aver “coperto” ed aiutato un gran numero di preti pedofili. Sono state pubblicate oltre 12.000 pagine relative ad un processo civile per risarcimento danno intentato a 14 sacerdoti per i quali le autorità ecclesiastiche avrebbero coperto l’abuso sui minori.
E’ stata la stessa Arcidiocesi di Los Angeles a rendere pubblici i documenti nel suo sito: http://clergyfiles.la-archdiocese.org/
La penosa storia della pedofilia nela chiesa ha segnato gli ultimi 50 anni della storia della chiesa, e solo oggi stanno venendo alla luce tutte le implicazioni, le coperture, ii tentativi di insabbiamento dei casi, le protezioni date ai preti indagati di pedofilia.
Casi ne sono scoppiati in tutto il mondo, soprattutto in Europa ed in America del nord. Irlanda, Olanda, Inghilterra, in moltissimi paesi sono avvenutii casi di questo tipo.
Nel 2012 la commissione indipendente voluta dalla Conferenza Episcopale belga che indaga sui casi di pedofilia in Belgio nella Chiesa cattolica, rilasciò un primo rapporto, in cui si sosteneva la presenza di casi di pedofilia in quasi tutte le diocesi e che almeno 13 vittime si erano suicidate.
Per quanto riguarda l’Italia, sembra che siano 135 i casi di pedofilia denunciati tra il clero in Italia che riguardano il periodo 2000-2011 e che sono emersi nell'ambito di una ricognizione effettuata dalla stessa Cei in vista della pubblicazione delle linee guida. «Di questi casi, 77 sono le denunce che risultano alla magistratura, 22 sono stati condannati in primo grado, 17 in secondo, 21 hanno patteggiato, 12 i casi archiviati, 5 assolti».
L’argomento è molto spinoso e lo spesso Papa Raztinger è stato in passato oggetto di duri attacchi, per la responsabilità dell'allora cardinale Joseph Ratzinger in questa politica di copertura: questa responsabilità risalirebbe alla promulgazione della lettera De delictis gravioribus, con la quale si poneva sotto un più stretto controllo del Vaticano ogni processo nei confronti dei preti colpevoli di diversi crimini, tra cui la pedofilia, e che, avrebbe permesso alla Chiesa, almeno in alcuni casi, di coprire gli scandali con maggior facilità.
La causa prima di questa politica repressiva sembra da ricercarsi nel documento emanato dal Sant'Uffizio nel 1962, chiamato Crimen sollicitationis. Questo documento venne inviato a tutte le diocesi del mondo e, in sostanza, dava delle linee di comportamento, tra le quali quella di togliere i prelati sospettati dalla giurisdizione statale della nazione ove si trovassero, ovvero sottrarli al giudizio civile e penale.
Tutto questo torna a galla al momento dell’annuncio di dimissioni del Papa.
E’ solo “stanchezza” dovuta alla veneranda età del pontefice, alla sua mancanza di salute? O c’è dell’altro? Qualche prelato confessa di aver visto un Ratzinger non più completamente lucido, si parla di una serie di piccole ischemie avvenute gli ultimi tempi, e questo darebbe risalto alle motivazioni di salute.
Ma il “peso” degli scandali (pedofilia e finanza vaticana) è molto forte e non passa giorno che non si aggiunga un nuovo “fardello”. Ultimo in ordine di tempo, lo scandalo MPS, in cui si parla di una presunta tangente MPS transitata sui conti aperti della IOR.
Ma la finanza dello Stato del Vaticano non è mai stata considerata in prima linea nella lotta contro il riciclaggio, ed i tentativi di una maggiore trasparenza terminano con la cacciata del banchiere Gotti Tedeschi, ex presidente della banca vaticana, indicativa di forti “scontri di potere” all’interno della Città del Vaticano, tra chi vuole dare maggiore trasparenza e chi non vuole perdere privilegi.
Ma prima c’erano stati gli scandali della “cricca”, da Bertolaso ad Anemone e Balducci e le loro amicizie “vaticane”, i casi del “crack di Don Verzè e del San Raffaele”, insomma una bella palude da cui è difficile uscirne e che deve aver aumentato di molto le preoccupazioni di questo Papa.
Su alcuni di questi ultimi casi, sia quelli finanziari che quelli di pedofilia, infatti, sembra che si siano intromessi pesantemente alcuni alti prelati della curia romana, e questo darebbe una luce diversa alla notizia delle dimissioni papali.
Ed una frase di Giuliano Pisapia, riportata da Gianlugi Nuzzi su Libero, lascia spazio a foschi pensieri: E mi dice: <Ma sono rimasto colpito dagli occhi, sì perché Ratzinger è un uomo che ha paura>
Ultima "chicca", quella relativa al "presunto fulmine" su San Pietro.
Ebbene, a parte questa foto che gira su internet, ho la testimonianza di una mia amica che abita vicino a San Pietro ed ha visto i fulmine col botto che ne è seguito. Fulmine vero, quindi, ma che sia un segnale dall'Alto?
Chissà, forse tra qualche tempo avremo una risposta
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