Sperpero di soldi pubblici e "distrazione" di fondi: centrosinistra e centrodestra lottano per chi fa peggio

Se atene piange, sparta non ride, diceva un celebre motto.

 foto ansa

Appena ieri “Francone” Fiorito, il “batman” delle preferenze del Centrodestra finito a (non) scartare merendine a Regina Coeli, oggi Maruccio, fedelissimo di Di Pietro, IDV, il partito dei Valori (di quali valori si tratti, è sempre più facile intuirlo), uno del Team del Centrosinistra di  Marrazzo, uomo del Centrosinistra, indagato per peculato per aver “distratto” fondi , sembra più di 700.000 euro in un anno. Alla faccia del bicarbonato di sodio, direbbe Totò, non c’è crisi per  questa politica “magnona”

 Ed pensare che alla regione Lazio le cose è da un bel po’ di tempo che non vanno proprio bene. Scandali per Storace, scandali per Marrazzo, scandali bipartisan per il centro-destra e per il centro-sinistra senza fine. Partiti politici legati ai due schieramenti (TUTTI, compresi estreme destra e sinistra e verdi) che divorano  soldi in quantità industriali. Emolumenti vari, rimborsi spese, fondi “distratti”, è un continuo dilapidare risorse nello stesso momento in cui, per la crisi, si chiudono ospedali, si eliminano posti-letto, si riducono le scuole .

Ma la cosa più sconcertante è che ogni volta i partiti cercano di ridarsi una “nuova verginità”. Una volta fu con Marrazzo, giovane giornalista di raitre, simpatico ed empatico, la volta dopo con Renata Polverini, agguerrita sindacalista UGL  che ha spopolato per anni a Ballarò prima del grande balzo alla regione. Tutte “belle figure” prima di dimostrare sul campo tutta la loro insipienza a governare, concedendo a loro l’ipotesi che “non sapevano” e che erano in buona fede…

Adesso il nuovo “verginello” dovrebbe provenire dal centrosinistra e chiamarsi Nicola Zingaretti, politico abile, senz’altro,ma tutt’altro che “vergine” ai giochi politici, ma capace, secondo il PD, forse, di dare un volto diverso allo schieramento che dietro, comunque vede sempre le stesse facce e gli stessi schieramenti, con tutto quello che comporta, scandali e corruzione compreso.

Ricordiamo alle precedenti  elezioni  CHI si era presentato come candidato alla regione lazio e quali partiti avevano appoggiato i candidati:

Emma Bonino: sostenuta da: Partito Democratico, Italia dei Valori, Lista Bonino-Pannella, Verdi, Cittadini e Cittadine per Bonino, Sinistra ecologia e libertà, Partito Socialista Italiano, Federazione della Sinistra
Marzia Marzoli: Rete dei Cittadini
Renata Polverini: Popolo della libertà, Renata Polverini Presidente, Unione di centro, Alleanza di Centro, Partito Pensionati, Rete liberal Sgarbi, Udeur, La Destra, Popolo della vita

Chiedo alla gente: ma vi sentite disposti a votare ancora per questa gente? Siete ancora disposti ad accettare che questa Casta  politica continui a mangiare sulla pelle della gente?

Non sarebbe meglio cercare una vera alternativa, partecipare con altri cittadini per dare un’alternativa politica a questo nostro paese?

Non sarebbe meglio che vincessero una volta tanto i principi di una partecipazione dei cittadini, della democrazia diretta piuttosto che quelli del governo dei partiti, che sono ormai o partiti padronali o oligarchie blindate dove il cittadino non ha diritto di parola?

Se credete che la strada giusta sia quello di partecipare direttamente alla scena politica e di coalizzarsi con altri cittadini, beh allora non c’è che una strada: partecipare con RETE DEI CITTADINI ad una nuova politica innovativa, atta a ridare la sovranità politica, economica, monetaria, territoriale ai cittadini. Già c'eravamo nel 2010, adesso ci saremo ancora più forti di prima!

(eh sì, devo dire che ho un debole per questi "ragazzi" che riescono a fare politica in maniera così "pulita" e "trasparente")

Ps: sembra che Maruccio sia stato "scaricato" dal suo capo, beh, non cambia nulla, anzi peggio. Almeno il cainano difende anche l'indifendibile quando ci sono di  mezzo i suoi amici, Di Pietro invece il giorno dopo fa finta di neanche conoscerli, dopo averli frequentati per anni ed aver condiviso in toto il modo di fare politica..