Dopo la condanna a sei anni, dei precedenti componenti, la nuova commissione grandi rischi si dimette.
Polemiche dopo le condanne ai componenti della precedente “Commissione Grandi Rischi” colpevole, secondo i giudici, non tanto di non prevedere il terremoto (le certezze in questo campo sono impossibili) quanto di tranquillizzare le persone dicendo che sicuramente non ci sarebbe stato alcun evento catastrofico. Questo sotto la spinta di Bertolaso stesso che in una conversazione telefonica intercettata con un l’assessore abruzzese alla protezione civile Daniela Stati disse che serviva una operazione “mediatica” da parte della Commissione Grandi Rischi.
Le polemiche sono sorte a difesa dei componenti della Commissione, personaggi potenti ed importanti del mondo scientifico italiano. Polemiche create artatamente da chi ha interesse a mantenere questo status quo di un organismo di cui molti si chiedono oggi semplicemente: a che serve? Se non è in grado di prevenire i terremoti (e questo lo dicono loro stessi), se non è in grado di preallarmare le popolazioni , se non è in grado di far mettere in atto tutte le cautele necessarie in momenti in cui ci sono segnali (sciame sismico, rilascio di radon, ecc) che possa avvenire un sisma catastrofico? Cosa hanno da raccontare questi signori ai genitori dei ragazzi morti dentro l’edificio della CASA DELLO STUDENTE dell’università dell‘Aquila, che non erano aquilani, che proprio in seguito alle rassicurazioni, erano tornati tranquillamente nell’edificio, nonostante ci fossero stati alcuni poco rassicuranti segnali?
In realtà non avrebbero dovuto predire nulla, avrebbero dovuto solo spiegare alla popolazione i rischi probabili che c’erano, e le procedure per mettersi in sicurezza prima, durante e doppo una scossa di terremoto. Non vennero fatte esercitazioni nelle scuole, non venne messo in atto nessuna procedura di allarme, niente di tutto questo. Solo un comunicato “mediatico” per traquillizzare le persone (guardare l'intercettazione a Bertolaso).
Ma le persone, i cittadini, hanno il diritto di essere tranquillizzati quando NON C’E’ RISCHIO e di essere adeguatamente informati quando il RISCHIO COMUNQUE E’ ACCERTATO (il caso del terremoto aquilano).
E’ un discorso di probabilità, su cui si affidano sia le discipline che trattano la gestione delle emergenze sia quelle che trattano di sicurezza sul lavoro. Non vi è mai la certezza che avvenga un incidente o un fatto catastrofico, ma è dovere degli amministratori, degli scienziati e di chi si occupa di ciò di mettere in atto tutte le misure e dare tutte le informazioni necessarie, in caso di pericolo, di evitare danni peggiori. Non farlo significa mettere a repentaglio vite umane. Se questo fatto i signori componenti della “Commissione Grandi Rischi”, l’abbiano fatto per debolezza, per compiacere i politici, non può essere una “diminutio” ma semmai è una aggravante, visto i danni che ha causato.
I professionisti, i tecnici, gli scienziati sanno che c’è un’etica professionale che deve andare al di là degli interessi dei propri clienti e/o committenti, c’è un limite invalicabile oltre il quale è più opportuno dimettersi o andare contro i propri interlocutori piuttosto che accettare supinamente i diktat. Come ingegnere, nella mia esperienza professionale, molto spesso ho rinunciato ad incarichi per i quali avrei dovuto comportarmi tradendo l’etica professionale. Non perchè sono un santo , ma perché questo è l’ABC del comportamento di un professionista, sia esso geologo, ingegnere, fisico, matematico o anche avvocato, medico, ecc . La Commissione Grandi Rischi avrebbe dovuto essere composta dalla “Creme” degli scienziati ed esperti del settore, invece ho l’impressione che rappresentasse, e rappresenta tuttora, solo la punta di quel carrierismo pericolosamente in bilico tra scienza e politica
Probabilmente questo è stato un processo riguardante una errata gestione dei rischi e le sue conseguenze nei confronti della popolazione.
Vediamo alcuni filmati che danno un pò l'idea di quanto accaduto:
Gli esperti assicurano….
intervista ad un criminologo https://www.youtube.com/watch?v=CpQ594NgyAs
intervista a cittadini
funerale mediatico
la richiesta dell’avvocato dello stato:ASSOLUZIONE- la riunione non era legamente riconosciuta (??)
la richiesta dei PM
l’attesa della sentenza
la condanna
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