Dal 2001 lavoro in proprio. La mia azienda, mia nel senso che ci lavoravo, non che fosse mia di proprietà, aveva in progetto di chiudere la filiale a Roma ed ho approfittato di una piccola buonuscita per mettermi in proprio. Ancorchè fossi laureato ed avessi una professionalità, passare al lavoro autonomo è stato un bel salto. Positivo, dal punto del proprio benessere psico-fisico, in quanto vivevo in modo alquanto stressato il mio ruolo di dipendente, i miei rapporti con un’azienda gestita male, poco attenta ai dipendenti ed alla qualità del lavoro. Adesso lavoro con più soddisfazione, gestisco tutto in prima persona, mi sento molto più considerato, non devo chiedere a qualcuno che non conosce il mio lavoro come devo lavorare, l’unico giudizio che conta è quello del cliente. Il quale cliente , ogni volta che ritorna da te per darti un altro lavoro, ti da la sensazione di essere comunque utile,. Sensazione che in azienda raramente avevi..
Il risvolto della medaglia è che, a differenza di quello che pensavo da dipendente, nel lavoro in proprio non ci sono vie di mezzo. O lavori a testa bassa 14 ore al giorno, con ferrea volontà, ed allora sopravvivi, o se molli un po’, non ce la fai a sopravvivere, vieni travolto dalle spese e ti tocca “arrancare”. Per me, che non davo troppa importanza ai soldi, della “serie: quello che basta per vivere”, all’inizio è stata dura. Mi sono trovato comunque a dovermi impegnare lavorare molto per poter portare a casa la pagnotta, in quanto, nel proprio lavoro autonomo, se lavori troppo rilassato, perdi clienti, perdi occasioni ed alla fine fatichi anche a sopravvivere. A parte lo "start-up iniziale" grazie al quale mi sono mangiato buonuscita e indennità di fine rapporto prima di riuscire ad entrare di nuovo nel mercato del lavoro come libero professionista.
Adesso c’è la crisi. E’ da quando ho iniziato a lavorare (anni ottanta) che sento parlare di crisi, ogni volta si è scesi di un gradino ed ogni volta si è detto: più in basso di così non si puo’ scendere, salvo poi ritrovarsi ancora peggio. Temo che il detto :al peggio non c'è mai fine sia tremendamente vero..
I giovani dovrebbero a mio avviso fare subito quel passo che io ho fatto già più che quarantenne. Lavorare da subito in proprio. Anche piccoli lavoretti, l’ideale sarebbe fare qualcosa che piaccia veramente.
FATE QUELLO CHE VI PIACE FARE, VEDRETE CHE ALMENO, SE L’ATTIVITA’ AVRA’ SUCCESSO, AVRETE FATTO BINGO, altrimenti siete sempre in tempo a trovarvi un’altra occupazione. Tirare su una piccola attività, anche con pochi mezzi di partenza, magari un piccolo aiuti no dei genitori, e farsi un’esperienza utile per poi metter su qualcosa di più importante. Oppure accontentarsi a lavorare anche con stipendi bassi ma su lavori che ci piacciono per farsi una certa esperienza e poi mettersi in proprio. Il futuro è delle partite iva e dei lavoratori autonomi. Sarà sempre più difficile trovare un posto fisso e d allora meglio cercare di essere artefici del proprio futuro.
Il disastro della politica di oggi è che stà togliendo a tutti la sicurezza di un lavoro stabile senza proporre un’alternativa concreta, un’opzione praticabile per chi voglia iniziare una starda nuova. All’estero ci sono molte più possibilità per i giovani, da noi il sistema è immobilizzato, non tanto dall’art. 18, di cui troppo spesso si parla a sproposito, quanto piuttosto da un sistema clientelare fatto di raccomandazioni e di favoritismi, che scoraggiano la professionalità e le competenze.
In Italia si potrebbero creare tanti posti di lavoro con la green economy, nel settore dell’energia a basso impatto, del riciclo dei rifiuti, nella protezione ambientale, nella manutenzione urbana, ecc. Invece si preferisce sempre puntare sulle cosiddette “grandi opere” che troppo spesso sonmo le cosiddette “cattedrali nel deserto”, utili solo per i politici per guadagnare qualche sostanziosa mazzetta e qualche “pacchetto di voti”.
Questa è la mia esperienza, spero sia di aiuto a chi stà muovendo i primi passi nel mondo del lavoro. Se non ci aiutiamo da noi stessi, temo che nessuno ci aiuterà…
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