E’ da un paio di giorni che vorrei scrivere qualcosa sulle ultime manifestazioni NO-TAV in Val di Susa ma faccio grandissima fatica.
Perché avrei una montagna di cose da dire, di impressioni, di emozioni, di ragionamenti e tutto questo mi sovrasta. Mi piacerebbe parlarne in termini più neutri possibili, ma è dura.
E’ dura dopo avera ascoltato la diretta audio della manifestazione, è dura dopo aver visto i filmati e le foto che mostrano la polizia che spara ad alzo zero i lacrimogeni, è dura dopo aver visto l’intervista ad un ragazzo malmenato dalla polizia, è dura dopo aver ascoltato testimonianze di gente che stava lì.
Uno scenario che parla di una polizia in assetto da guerra che carica persone colpevoli solo di stare dove non dovrebbero stare, di opporsi ad una discutibile scelta, quella di sventrare una intera vallata per creare una nuova linea ferroviaria di cui nessuno sentiva la necessità.
1) Perché già la linea esiste ed è in continua fase di ampliamento e rinnovamento.
2) Perché il traffico ferroviario in galleria tra italia/francia/svizzera/austria è in diminuzione
3) Perché anche il traffico merci su gomma tra Francia ed Italia è diminuito anziché aumentare. Tra il 2000 ed il 2500, il traffico di camion, attraverso i tre passaggi Frejus, Bianco e Ventimiglia, è passato dalle 2.440.317 unità del 2000 alle 2.527.613 del 2003 a 2.598. 198 del 2004 per poi calare a 2.504.493 del 2005.
Tutto questo a fronte di stime, create ad arte dai fautori dell’opera, che parlavano di ipotesi di aumenti del 2% annui del traffico di merci, con conseguente intasamento delle linee attuali nel giro di pochi anni.
E’ questo l’inganno. Far passare un’opera per “moderna” e “necessaria” quando invece non è né necessaria né “moderna”. Non è più “moderno” far muovere le merci in giro per il mondo, è un concetto superato. Oggi vige il criterio opposto. Quello del “KM ZERO”. Si consuma dove si produce. In questo modo si risparmiano risorse, si diminuisce l’impatto ambientale, il consumo di CO2, si ottimizzano le risorse.
Naturalmente non parlo a vanvera, basta leggersi i quaderni dell’osservatorio “Collegamento Ferroviario Torino-Lione”, nonostante ci sia, da parte dell’osservatorio, una posizione sempre più favorevole alla partenza del TAV, ciononostante alcuni dati smentiscono certi assunti.
E poi si potrebbe parlare di cosa vorrebbe dire andare a bucare una montagna ricca di uranio e di amianto (!!),
Di che cosa vuol dire intercettare con la galleria, tutti corsi d’acqua, le falde acquifere, uno sconvolgimento totale delle rete idrologica in tutta l’area.
Inoltre, si potrebbe dparlare dell'enorme costo dell'opera, solo in minima parte pagata dall'europa, e poi il rischio che di questo business se ne impadronisca la solita "cricca" di affaristi già sotto il mirino della magistratura. Insomma i motivi per almeno dubitare della validità dell'impresa ci sono tutti. Gli svantaggi sono certi mentre i vantaggi sono alquanto nebulosi.
Non essendo uno specialista in questi temi, ancorché essendo un tecnico, insomma noi ingegneri ci occupiamo un po’ di tutto, vi vorrei rimandare ad alcuni link di approfondimento:
http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina1002362.html
http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina1002029.html
http://www.atuttascuola.it/siti/elenuccia/si_tav_no_tav.htm
ecco alcuni siti NO-TAV:
http://www.notav-valsangone.eu/
http://www.notavtorino.org/
ecco altri siti di chi è favorevole al TAV:
Incontro tra i sì-tav (il patto del lingotto)
http://torino.repubblica.it/dettaglio/si-alla-tav-ecco-il-patto-del-lingotto/1838881
Notizia fresca:
reati prescritti per la TAV al Mugello
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