Ecco qui un mio commento ad un post di Gad Lerner sulla morte di Vittorio Arrigoni, post commentato in modo anche indegno dai sui lettori:
Molto difficile in M.O. trovare dove sono i “buoni” e dove i “cattivi”, almeno è sicuro che le generalizzazioni non fanno mai giustizia delle situazioni.
Sono buoni i bambini di ogni razza che soffrono della violenza degli adulti e della situazioni estreme. I bambini senza futuro di Gaza rischiano di essere gli estremisti di domani. Abbiamo tutti una colpa nella situazione in cui si trova il popolo palestinese, spodestato dalle sue terre, per colpe di cui non è esente la vecchia europa. Vittorio raccontava di questo, non era estremista, non era terrorista, come oggi lo dipingono i media legati alle lobby pro-israele.Il suo motto era “Stay Human”. A nome di un olocausto in palestina si stà consumando un altro olocausto. E questo non è giusto, e le conseguenze ricadono e ricadranno su tutti. Israele, i gruppi terroristici di qualsiasi matrice, poi quelli che strumentalizzano le violenze per altri scopi.
Rimane il fatto che Vittorio, proprio per il fatto che i sui reportage erano una spina nel fianco di Israele, era molto inviso dagli Israeliani. E che è stato ucciso. E che c’e stata una mano che l’ha ucciso ed un mandante che ha armato quella mano. Punto. Il resto sono solo speculazioni, scusate, anche di bassa lega.
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