Oggi sono andato al solito pranzo domenicale per i meno fortunati che vede noi ex scout roma 13 organizzatori una volta al mese grazie alla disponibilità di Padre Franco, che mette a disposizione i locali sotto la chiesa. Di Santa Lucia Al Gonfalone (via dei Banchi Nuovi)
Una esperienza unica, che permette si stare a contatto con gente più sfortunata di noi, gente che ha perso casa, lavoro ed una possibilità di mantenersi autonomamente. Non la chiamo beneficienza perchè credo che sia una esperienza utile non solo a loro, che possono avere un pasto caldo in più, ma utile anche a noi in quanto l'arricchimento umano derivante da questi incontri è incommensurabile.
Ogni volta capitano al tavolo persone diverse. Dall'extracomunitario giovane, in cerca di lavoro, a persone anziane, moltissimi italiani, che lavoro l'hanno perso o che non riescono a tirare avanti con la pensione. Tempo fa ho conosciuto un “proiettorista” di cinema, di quelli che mettevano “le pizze” cinematografiche nei vecchi proiettori dei cinema. Dignitoso anziano, costretto dalle ristrettezze economiche a partecipare a questi pranzi ma con una discrezione ed uno stile immutati. Finito il suo percorso lavorativo, si è trovato incapace di andare avanti con la magra pensione.
Si pensa di trovare gente ignorante, rozza, malvestita e sporca ed invece trovi gente in maggioranza ben curata, colta ed abbastanza educata. Tra loro ci sono persino musicisti, ex imprenditori, ex insegnanti. Io cerco di mimetizzarmi tra loro, farmi sentire uno di loro, e qualche volta ci riesco, mi scambiano per uno di loro, forse perchè mangio sempre con molta voracita
Alcuni sono stati cacciati da casa dai parenti o sfrattati. Altri hanno abbandonato tutto quello che avevano per non dover più pagare tasse, affitti, ecc ecc.
Il fatto è che ormai l'80% delle persone vivono in un pericoloso crinale, nel quale tra benessere e povertà i confini sono molto labili.. Basta un fatto negativo, la perdita del lavoro, una malattia, una separazione, per trovarsi di colpo nullatenenti, senza casa e costretti a dover fare ogni giorno il giro delle mense dei poveri. Persone con un senso della dignità straordinario. Si presentano con l'abito migliore, cercando di dissimulare il più possibile il proprio stato, e nonostante la fame sia tanta, non è raro vedere atti di solidarietà verso chi tra loro stessi stà peggio.
Certo non è tutto rose e fiori, ogni tanto spunta qualche gesto di insofferenza e di violenza, non mancano neanche persone con caratterini alquanto... particolare...ma la nostra presenza aiuta a smorzare le tensioni. Ormai abbiamo una solida esperienza e sappiamo come evitare le risse. Ma questi comportamenti sono rari e non riescono a rovinare l'aria che si respira, un'aria di serenità temporanea in una giornata per loro difficile come tutte le altre.
Che la crisi sia forte lo capisco anche parlando con qualche amico che vive in paese, dove non ci sono parrocchie o strutture in grado di aiutare, che mi dice che si vedono nottetempo vecchietti frugare tra l'immondizia alla ricerca di qualcosa da mangiare o da utilizzare. Cose impensabili fino a poco tempo fa.
Oggi al pranzo ho parlato con un signore dalla vita molto movimentata. Ha fatto da giovane il pittore a Milano, poi si è messo a fare l'artigiano di bigiotteria, si è trasferito in America, ha fatto il carpentiere costruendo un villaggio buddista in California, poi è tornato in Italia, ha cercato di fare diverse attività imprenditoriali, ha fatto l'impresario edile per qualche anno, alla fine è alla soglia della pensione sociale dopo che ha venduto quasi tutto quello che aveva per tirare avanti.
Gli sono rimasti due piccoli appartamentini da vendere, gli ho detto ti do' una mano, dammi il numero di telefono che appena trovo qualcuno interessato ti chiamo, che stupido sono, il telefono non ce l'ha più da tempo.....
p.s.:
Grazie ad Elvira per le bellissime foto
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