Che l’Italia vivesse tempi difficili, è sotto gli occhi di tutti, Disoccupazione, fiat, crisi economica, il paese vive un momento difficile ma quello che è peggio, dà l’ impressione di essere un paese in forte declino.
Quando è venuta la notizia del trafugamento della salma di Mike Buongiorno, atto miserabile e vigliacco di chi, non solo compie un crimine ma lo compie ai danni di una persona defunta, che non si può difendere, quando si è sparsa questa notizia, c’è stata una reazione di sgomento e di incredulità.
Poi sono cominciati a fioccare le dichiarazioni ufficiali di alcuni personaggi pubblici, e il commento più incredibile è stato quello della Ombretta Colli, oggi appartenente al PDL, che ha dichiarato che si augura che«Mike non abbia pagato anche dopo la morte la sua amicizia con Silvio Berlusconi» e che il furto delle spoglie «non sia un dispetto al presidente del Consiglio», in questi giorni in cui, aggiunge, «tutti parlano male del premier». (notizia ripresa da un articolo del Corriere della Sera). Dichiarazione che mostra fino a che punto di “patologia” è arrivata la politica italiana, solo per paventare un’ipotesi del genere non bisogna proprio avere una grande “lucidità intellettuale”.
Al che, il titolo provocatorio del post: L’ESERCITO POSTO A GUARDIA DI RAIMONDO VIANELLO che sembra una battuta, ma potrebbe diventare realtà magari oggi stesso (me lo immagino Lo russo tutto fiero che manda due poveri alpini al cimitero del Verano a difendere la tomba della famiglia Vinello)…
Ma del resto cosa dire di un paese dove il presidente telefona ad una trasmissione di Gad lerner, su uno dei pochi canali non di sua proprietà, insultando i partecipanti, il conduttore, col piglio de: “Il capo sono io”, ammonendo la povera Iva Zanicchi dal continuare a partecipare al dibattito. Un personaggio con ormai un delirio di onnipotenza conclamato (stavo per scrivere onnipatonza, eheh, quando si dice che alcuni refusi non sono casuali…) che è convinto ormai che le televisioni siano sue (in parte è vero in parte no), il partito sia il suo (ed è vero, se lo è costruito e comprato lui), i deputati del PDL siano i suoi, i conduttori televisivi siano i suoi, persino il popolo è il suo, nel senso che benignamente pensa di decidere per noi, tipo dittatore alla bokassa… Questo è il personaggio.
Nello scrivere, mi accorgo solo ora che “office” storpia spesso e volentieri nomi e cognomi e non solo, anche le normali parole. Approfitto, smetto di correggere, e mi lascio guidare dai refusi… Questo post, signori, è pieno di refusi, alla faccia della crusca… . Meglio, talvolta con i refusi aiutano ad essere più chiari ed a farsi comprendere meglio...
Non è colpa di signor b. se l’Italia è in queste condizioni, non è colpa del piddillini o dei piddiessini, non è colpa dei ciccitti o di bresciani, dei casparri o degli svendola, dei ti pietro o dei finini, di uoltere o dei ronzi-ni, la colpa è del polpolo italiano che ancora non ha deciso di prendere a calci nel deretano tutta questa masnada di briganti e mandarli a scopare il mare… termine eufemistico… a voi la traduzione migliore…
Infine, come non notare i fermenti nei paesi arabi, dal Maghreb alla Giordania, persino in Oman c’è una frizzante aria di rivoluzione. E’ saltato Ben Ali, ma molti altri dittatori, in gran parte alleati coi paesi occidentali, sono in difficoltà. E’ strano, vero, pensare che i paesi occidentali mentra fanno la guerra in Irak ed in Afganistan per… la democrazia, poi appoggiano praticamente tutti i regimi dittatoriali del mondo arabo, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sultanati e Arabia Saudita, Oman ecc ecc..
Vi ricordate quando In Tunisia, sembra ieri, era nel 2009!, mr. B. andò e fece un demagogico discorso alla televisione Nessma TV, tv satellitare tunisina che b. possiede con Tarak Ben Ammar, suo socio ed amico fraterno.
Intanto, proprio in Tunisia, continua la rivoluzione dei gelsomini, il popolo non crede ai trucchetti di regime ed al nuovo governo che non è altro che una riedizione del vecchio, risponde con manifestazioni e scioperi.
In Egitto, dove “l’amico dell’occidente” Mubarak, sia pure in precarie condizioni di salute, governa col pugno di ferro, la società civile ha organizzato oggi alcune manifestazioni anche ad il Cairo. Importante il ruolo svolto dai socialnetwork, facebook e twitter tra tutti, che ha permesso alla gente di organizzarsi autonomamente dai partiti.
Come al solito, siamo partiti da Mike Buongiorno e siamo arrivati in egitto, ma con la globalizzazione è più facile capire che c’è una correlazione tra i fatti che avvengono nelle più distanti regioni del mondo.
Speriamo solo che anche gli italiani buttino dalla finestra la televisione che li ipnotizza e facciano anche loro la rivoluzione, non serve la violenza, serve solo la volontà di riprendere in mano il proprio futuro a scapito della politica della CASTA che stà divorando quel che resta dell’italia. A proposito, last but not least, l’ultimo pensiero per Fini e per la casa acquistata da Tulliani. Ora tutti si scandalizzano, ma che pensavano, che Fini non facesse parte della casta? Che, solo perchè ha contestato mr. B., sia una persona al di fuori del potere castale dei politici?
Nulla di tutto questo , Fini è della stessa “pasta” di quelli che vuole combattere, con buona pace per quelli che lo hanno seguito nella rottura con il PDL. In guerra tra loro per il potere, ma nella stessa barca quando c’è da mangiare, proprio come la nota poesia di Trilussa, con cui chiosiamo:
Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;
de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico, ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.
Prima de cena liticamo spesso
p è via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!
Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma.
Commenti
Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.