Reduce dall’ultima assemblea aperta della RETE DEI CITTADINI, voglio condividere con voi le mie sensazioni.
C’è un grande contrasto tra l’aria ottimistica, la voglia di fare, la capacità di ascolto, i tentativi di aggregazione tra persone e gruppi diversi ma uniti dalla voglia di dare un’alternativa che si respiravano l’altra sera al Fusolab durante la riunione ed il clima che si vive oggi in un paese in fase declinante, in mano a cosche mafiose e politiche, vertici di una società di intrallazzoni. raccomandati, dove non c’è più spazio per cultura, competenza, onestà, dove si esercità il potere solo a fini di guadagno personale e di lobby, ignorando bellamente le esigenze dei cittadini.
Ci siamo ritrovati, eravamo alcune decine di persone, non solo iscritti alla RETE DEI CITTADINI, ma anche appartenenti di altri gruppi, c’erano gli amici di Alternativa, con la presenza di Giulietto Chiesa, il fondatore di questo movimento, c’erano amici del “Nuovo Partito d’Azione”, c’erano amici Umanisti, altri amici di vari gruppi territoriali ed iscritti alla RETE DEI CITTADINI, quindi provenienti da PBC, Partito del Sud, Democratici Diretti, Rinnovamento Politico Italiano, Rete dei Cittadini di Aprilia, Meetup ed altri gruppi o associazioni, non me ne vogliano se mi sono scordato qualcuno
Tutti insieme a confrontarci in uno spirito di grande, straordinaria collaborazione. Sembra incredibile che ci si possa confrontare sulle idee e non su poltrone, cariche o assessorati, eppure è così. Non avrei mai pensato un giorno di poter essere catapultato in un consesso di questo tipo, sembra fantapolitica per chi, come me, ha avuto modo di respirare, se pure in modo molto fugace, i miasmi della solita politica della CASTA, identica al di là delle presunte bandiere ideologiche e colorazioni politiche.
Si è parlato di Democrazia Diretta, di Moneta Alternativa, di Ambiente, di Diritto ad una Informazione Libera e di tanto altro, con proposte di progetti specifici in questi ed altri campi.
Invece fuori accadono le solite cose. Sui giornali si parla delle nuove infamanti accuse ad un capo del governo ormai al capolinea, arrivato ormai al minimo storico di consensi nonostante la grancassa mediatica che lo protegge, si parla di Fiat, della vittoria dei sì al referendum di Mirafiori, ma sono tutte, al solito, armi di “distrazione di massa”.
La realtà è che l’ltalia è un paese in fase di grande involuzione, sbagliano i sindacati a pensare che si possa andare avanti con aziende pseudoindustriali finanziate dai soldi dei contribuenti e sbaglia Marchionne a pensare che il rilancio della Fiat debba passare sulla pelle dei lavoratori, senza piani di sviluppo seri, giocando più sulla finanza che sulla innovazione. E pensare che il programma Marchionne per Mirafiori, così strombazzato da governo e sindacati compiacenti, prevede ancora il ricorso a cassa integrazione, ad una diminuzione dei tempi di riposo in catena di montaggio (come se cinque o dieci minuti di pausa in meno possano ridare competitività ad una azienda abituata ormai a produrre catorcioni che nessuno acquista più…).
Niente innovazione tecnologica (le auto elettriche le produrranno a Detroit), in Italia si produrrà un SUV a Mirafiori (alla faccia della ricerca sul rispetto ambientale) e la PANDA a Pomigliano D’Arco, fulgido esempio della avanzata tecnologia FIAT (cioè della tecnologia che avanza, cioè per meglio dire che...rimane)
Del resto non è un caso che l’acronimo FIAT negli Stati Uniti è stato scherzosamente ribattezzato in mille modi:
da “Fix it another time” (riparala un’altra volta)
a “Fix it again, Tony” (riparala ancora, Tony)
Nell’Italia di Oggi non serve costruire e vendere più macchine, serve diversificare in forme di lavoro più utili per la collettività. Investire sull’ambiente, sui RIFIUTI, esatto, proprio sui rifiuti, la “monnezza” può creare molti posti di lavoro, basti pensare a quanti nuovi posti di lavoro potrebbero crearsi con la creazione di nuovi centri di smistamento dei rifiuti in campania ad esempio, e non solo. E si potrebbero fare altri esempi.
Intanto, i giovani laureati, i ricercatori , continuano ad abbandonare l’Italia per trovare lavoro financo nei più lontani e sconosciuti paesi del mondo. Per un laureato con un buon curriculum di studi è più facile trovare lavoro a Phnom Peng, in Cambogia, piuttosto che a Roma, visto che trovare lavoro per un neolaureato è pressoché impossibile a meno che non si “conosca”, non si abbiano “parenti”, non si abbia qualche raccomandazione…
E torniamo all’assemblea della RETE DEI CITTADINI. Solo pochi illusi che vogliono cambiare il mondo? Io avrei una definizione migliore: la propaggine di un elevatissimo numero di cittadini che si sono stufati della vecchia politica e vogliono riprendere in mano il loro futuro e quello del loro paese. Intanto si và avanti, aumentano il numero di gruppi e di cittadini che si scambiano le loro esperienze e che lavorano insieme per un mondo migliore. E scusate se è poco… Comunque “venghino, siori, venghino” aspettiamo anche te per costruire un paese diverso di cui non doverci vergognare.
Vai su www.retedeicittadini.it e partecipa alle nostre iniziative.
la soluzione è differenziata al 98%
compostaggio dell' organico
pertanto
termovalorizzatori o bruciatori servono
solo per i rifiuti speciali
Scritto da: claudio fogazza | 01/18/2011 a 21:47