A 95 anni ci lascia questo grande protagonista del cinema e della cultura italiana.
Tra gli avvenimenti che hanno segnato di più la sua vita c'è senz'altro il suicidio del padre, Tomaso Monicelli, giornalista e scrittore, avvenuto nel 1946.
« Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto. » | |
La sua ultima compagna aveva 40 anni meno di lui. Ebbero anche una figlia quando lui già aveva 74 anni.
In un'intervista rivelò perchè,a 92 anni suonati, vive da solo:
« Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più. »
Ha preferito andarsene, come il padre, quando ha capito che la vita indipendente per lui non ci sarebbe più stata. Era un personaggio molto vivace, una mia amica speaker di una radio, che lo conobbe, rimase impressionata per la vitalità quando la chiamò al telefono. Gli disse: "Sòò Monicelli" e lei, sentendo questa voce squillante, penso' subito ad uno scherzo. Invece era proprio lui, disponibile e aperto come tutte le persone grandi che non se la tirano. Quanti film ha girato? Tanti, mezza storia del cinema italiano passa dalla sua cinepresa, Totò, Sordi, Sophia Loren, Magnani, la Vitti e tanti altri. Dalla "Grande Guerra"ad "Amici Miei", Brancaleone, Il Marchese del Grillo, in tutti c'era quell'animo un pò poeta un pò cialtrone toscano, se mi si può permettere il termine.
Credo che si sia sentito un "ragazzaccio" Viareggino per tutti i suoi 95 anni.
Addio Mario, chapeau alla arte ed al tuo modo di essere!
|
Commenti