La notizia che il ricorso, dopo essere stato ammesso al dibattimento dal TAR DEL LAZIO, è stato respinto . A breve si conosceranno le motivazioni. Ma perché David Rorro e Orazio Fergnani avevano presentato questo ricorso?
Il motivo stà nel completo oscuramento mediatico riguardo la presenza della terza candidata alla presidenza della Regione Lazio, Marzia Marzoli, e dalla lista che l’appoggiava, la RETE DEI CITTADINI. Il 99% dei giornali, telegiornali, radiogiornali, tutti i principali media nazionali e locali, a parte pochissime meritevoli eccezioni, hanno letteralmente ignorato la presenza di una lista ed di una candidata “scomoda”, l’UNICA LISTA che non facesse riferimento né al centrodestra né al centrosinistra, l’unica che non fungeva da utile “cespuglietto” di appoggio per i partiti di regime.
E dire che la stessa AGCOM, su preceente denuncia della RDC, aveva condannato Rai e Mediaste ad una multa per questa mancanza di par condicio, ciononostante i maggiori media italiani hanno ignorato, fino all’ultimo, l’esistenza della lista alternativa. Persino partito dei pensionati e liste di Beppe grillo hanno avuto almeno qualche secondo a disposizione dei principali telegiornali (dai dati d’ascolto dell’osservatorio di Pavia). LA RETE DEI CITTADINI e Marzia Marzoli hanno avuto la cifra record di 0 (diconsi ZERO) secondi a disposizione.
Sappiamo che i risultati delle elezioni hanno tenuto sotto l’un percento la lista, ma è chiaro che l’invisibilità mediatica è valsa come un’handicap insormontabile per una lista che non avveva mezzi economici o mediati in grado di permettere la giusta visibilità. Aggiungendo poi la scelta di non imbrattare i mura delle città con manifesti abusivi, ecco che il quadro è completo.
Ecco di seguito alcune interviste ad iscritti alla RETE DEI CITTADINI che manifestavano il 21 ottobre davanti il TAR del lazio.
Commenti