Gianfranco Fini si trova in una assai strana situazione:
esaltato dai suoi ex an, e contemporaneamente accusato di tradimento da tutto lo
schieramento Berlusconiano, è diventato molto popolare nel variegatissimo fronte
anti-CAV
Ma è tutto oro quello che riluce?
Al di la delle dichiarazioni verbali che in mille occasioni
il Presidente della Camera ha rilasciato in tanti convegni, incontri,
celebrazioni, ecc, cosa c’è veramente?
Dalle dichiarazioni più che una nuova linea politica
traspare l’affioramento di un buonsenso simile a quello della famosa “casalinga
di Voghera”. Come non essere d’accordo sulla sua posizione moderata nei
confronti degli immigrati o quella sulla legalità, sull’ambiente, sulla laicità dello stato o quella ultima contro il “partito azienda”!
Però, nei fatti e nei comportamenti, al di la delle mere
chiacchiere, di cui il nostro è bravissimo, Fini rimane pur sempre un uomo
della “Casta” a tutti gli effetti. E non solo per quelle antipatiche
chiacchiere sulla casa a Montecarlo ma soprattutto direi per quel modo di fare
le conferenze stampe di cui tutto si può
dire meno che sia stato un modo
democratico ed aperto di porsi. Ha fatto la sua dichiarazione, sulla base di
posizioni peraltro già ampiamente conosciute, negando all’oltre centinaio di
giornalisti presenti la possibilità di confronto e di porre dei quesiti. Se su
questo modo di fare si basa il nuovo progetto di Fini, beh, lo si può bocciare
già in partenza. Non abbiamo bisogno di un “generale” o “comandante” che
sostituisca il precedente “dittatore”… francamente…
Lo scollamento tra strategia politica e dichiarazioni in Fini
è ai massimi livelli e gli toglie gran parte della credibilità che lo scontro
col cav. gli ha procurato.
E per quanto riguarda il futuro “centenario” S. B. ( già ha
programmato di vivere oltre 120 anni… e siamo tutti avvertiti…) invece di studiare
una dignitosa uscita dalla politica prima che crolli il castello di carte che
ha messo su in questi anni, continua a farla da padrone, ignorando che in
italia rischia di fare la fine, se non di Mussolini, probabilmente di Craxi…
Non sarà Hammamet ma qualche bella villa nelle isole Caiman…
Infine, l’opposizione… QUALE OPPOSIZIONE?
Dirà qualcuno… e già..
escludiamo pure i “soliti noti”… UDC, altro che opposizione, quando c’è il
magnamagna non mancano mai… PD (Partito Disperso), un partito Non Pervenuto, privo di
una strategia politica, pieno di gente corrotta e corruttibile, facente parte
al 100% della CASTA, proponente delle stesse orribili leggi che poi il
centrodestra approva,
…
estrema sinistra... chiamatela sinistra e libertà o chiamatela
con altre sigle, sono quelli da sempre castrati dalla loro stessa ideologia
comunista, non fanno parte sempre della casta solo perché talvolta gli chiudono
la porta in faccia, giocano con l’ambientalismo solo per strumentalizzarlo,
tant’è che quando stanno al governo, vedi Vendola in Puglia, costruiscono gli inceneritori anche loro, e le chiacchiere
anche qui stanno a zero..
E chi rimane?
IDV?
Partito “padronale” da sempre, in prima linea su posizioni
forcaiole salvo poi localmente essere composto da gente niente affatto
raccomandabile… Un partito di destra con posizione elettorali di estrema
sinistra…
Troppa demagogia e troppo poca democrazia interna, troppa
poca chiarezza sui temi ambientali…
Rimangono i movimenti e le liste civiche, ad esempio quelli
legati a Beppe Grillo (basta che non sia il comico o peggio Casaleggio a “voler
comandare”)… di cui si può dire bene solo se il gruppo locale fa un buon lavoro.
Il movimento di Grillo difetta, in linea generale, di democrazia interna, e non
può essere considerato il modello migliore.
Meglio quelle liste civiche che partino dai comuni virtuosi,
dai gruppi di decrescita o per il bene comune, dai comitati cittadini in difesa dell’ambiente,
tipo la lista “ Rete dei cittadini”
che si è presentata alle scorse regionali nel
lazio con pochissimi mezzi ed essendo censurata dai grandi e piccoli mezzi di informazione (ad esclusione di Epolis e pochissimi altri)
a cominciare da quelli di centrosinistra, tipo “Il Fatto Quotidiano” o “Repubblica”,
alla faccia di tante dichiarazioni contro “Il Bavaglio”… i primi ad imbavagliare
l’informazione sono loro, da sempre…
Quindi?
Quindi se noi italiani vogliamo cambiare le cose dobbiamo
per prima cosa INTERESSARCI di politica, dei problemi, a partire da quelli locali,
non accettare passivamente quello che la casta politica ci impone, cercare soluzioni nuove ai problemi, perché un modo
diverso di fare politica e di governare c’è, basta solo che i cittadini se ne
rendano conto.
*** AGGIUNTA "POSTUMA"***
A distanza di poche ore i finiani probabilmente voteranno con l'UDC l'astensione riguardo la sfiducia al sottosegretario Caliendo. Con l'avvicinamento alll'UDC sorge spontanea la domanda: che fine ha fatto la laicità di Fini? E che fine ha fatto la "voglia di legalità"? Finite affogate in un bicchier d'acqua di "opportunità politica" ahiahiahi.....
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