Non faccio un passo fuori dal portone di casa che vengo letteralmente inseguito da Giacometto che mi soffia il suo atroce dubbio nelle mie orecchie: “A Ingegnè, ma la “escorte è ‘na machina o ‘na mignotta?” Me lo guardo e mi viene istintivamente da ridere, mentre lui tutto accalorato, con le orecchie rosse, insiste:
“Ma comè che er Berluscone sene và co ‘ste regazzine escorte quanno Garfagna aveva fatto la legge contro le prostitute? MA nunnc’è ‘na sorta de controsenso ner fatto che ‘sto gran fijo de ‘na bonadonna se spassa colle donnine allegre mentre la legge le proibisce”
Ed io:
“Massì, la legge le proibisce, ma se uno le fa venire a casa non è a stessa cosa, ti pare? E poi Giacomè, sai come si dice no? A casa propria ognuno fa come meglio crede…”
E lascio Giacometto che sbuffa, come ispirato, un’ultimo pensiero: “Ahhh, ho capito pecchè la sora Veronica l’ammollato!! Emmica è cossì stuppida la sciura! Solo nun capisco com’è che ji taliani se faccino cojonà ancora da stò ‘mpunito!”
Lascio Giacometto alle sue elucubrazioni mentali. E sì. Ma la cosa più buffa è come è stato difeso dal suo avvocato Ghedini ed oggi da Libero, difese che sembrano degli autentici autogol. Ghedini, nella sua foga difensiva, l’ha chiamato “utilizzatore finale”, che riferito alle donne non è un proprio un bel termine. Invece “Libero” parla di un’italia più emancipata, e perché?, perché dalle statistiche la prostituzione è in aumento!!! Se pensiamo che per molto meno nei paesi anglossassoni ci rimettono poltrone e cariche, e Clinton per un rapporto orale non confessato ha avuto degli enormi problemi, ecco che una troppa confidenza con minorenni e prostitute indurrebbe il più importante rappresentante del nostro paese ad atteggiamenti più rigorosi. Se avesse un po’ di dignità saremmo qui a parlare di dimissioni, ma il soggetto ne è completamente sprovvisto, quindi temo che tutto scoppierà come in una bolla di sapone. Salvo poi a riproporsi in maniera maggiore tutto assieme quando il premier non potrà più contare sul lodo alfano.
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