II puntata sulle osservazioni di Ascanio che qui anticipiamo e che usciranno su Grillo News, riguardo le centrali nucleari. Ce n'è abbastanza per sfatare alcuni luoghi comuni: sfatare alcuni luoghi comuni:
* Il nucleare di terza generazione è sicuro, quello
di seconda un po' meno... Andatelo a dire ad Enel
che in Slovacchia sta costruendo un impianto di seconda generazione privo di
guscio di contenimento, potenziale bersaglio terroristico che causerebbe danni
anche peggiori di Chernobyl, vista la maggiore vicinanza. Resta il fatto che la
terza generazione mantiene pressoché intatto l'impianto generativo della
seconda, ma assicura solo una maggiore ridondanza dei sistemi di sicurezza.
Peccato che i maggiori rischi dell'intero ciclo industriale si riscontrano nei
trasporti nucleari - momento di massima esposizione del materiale fissile ai
rischi di terrorismo ed incidenti - e nello stoccaggio. I primi, da compiere -
nell'ipotesi del governo - decine di volte all'anno, il secondo senza ancora
una soluzione. Gli unici due reattori di terza generazione al mondo sono
attualmente in costruzione (alla faccia della "tecnologia matura") in
Finlandia e in Francia per pressione di EdF. I cantieri di entrambi i reattori
procedono a velocità dimezzata rispetto alle previsioni. In Finlandia, il
basamento di cemento è stato mal posato da un'azienda subappaltante indiana
impregnandosi d'acqua, mentre in Francia le saldature del sarcofago sono state
subappaltate ad un'azienda polacca che produce scafi per pescherecci, la quale
li ha fatti eseguire a mano, con evidenti pecche nella loro tenuta. Entrambi
gli impianti sono stati dichiarati non conformi alle norme di sicurezza contro
gli impatti di grandi aerei di linea, lo denuncia l'agenzia di sicurezza Stuck
finlandese. Enel non ha mostrato particolare preoccupazione, eppure fa parte
del consorzio finanziatore. Sarà che è più importante conquistarsi una fetta
del mercato neanche tanto meritata, piuttosto che curarsi di costruire centrali
sicure per l’ambiente e le persone?
* Non è vero che esiste una soluzione per la gestione delle scorie.
Ancora senza soluzione in NESSUNA PARTE DEL GLOBO, la gestione di tali rifiuti
richiede - finché non siano scoperte tecnologie alternative - un monitoraggio
ed una manutenzione continui, costosi e pericolosi. Il famoso impianto di
stoccaggio geologico di Yukka Mountain in Nevada è ufficialmente un fallimento,
con l'ammissione dei tecnici americani delle infiltrazioni di acqua e delle
varie perdite registrate, nel periodo di 25 anni in cui si è provato a
svilupparlo. In Italia, bastarono pochi mesi agli incaricati dal governo per
dichiarare la "soluzione Scanzano" come sicura e definitiva.
* Non e' vero che il nucleare è amico del clima. Produce fino a 85 g di
CO2 per kWh e comunque la prima centrale potrebbe iniziare le operazioni solo
tra 12-15 anni. I cambiamenti climatici sono un’urgenza di oggi, non
rimandabile a 12 anni. Tra l'altro, si calcola che se raddoppiassimo la quota
mondiale attuale di nucleare, l'uranio utile a questi impianti terminerebbe
entro il 2050. (quasi tutto in terreno iraniano…)
E non parliamo di incidenti: potremmo elencare centinaia di incidenti
con cadenza quasi mensile, di cui ben pochi filtrati dai nostri ignobili mezzi
di comunicazione (di cui solo alcuni solo ora si risvegliano e pubblicano
alcuni dei continui incidenti in Francia). Solo il 13 maggio è stato chiuso il
centro di riprocessamento di Sellafield per una fuga radioattiva. In Spagna, la
mancata comunicazione di una perdita in una centrale a fine marzo scorso, sta
obbligando migliaia di persone (tra cui molti giovani studenti) a sottoporsi a
screening per eventuali danni da irradiazione, essendo la centrale rimasta
aperta al pubblico per giorni anche dopo l'accaduto. Ogni anno, quintali di
Plutonio vengono trasferiti dagli oltre 400 reattori esistenti verso le
centrali di riprocessamento…lo sapete che un milligrammo di Plutonio è
sufficiente ad uccidere 15.000 persone?
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