
Un incidente nucleare accaduto in Slovenia, nell'impianto di Krsko, provoca l' allarme al sistema europeo di controllo per le emergenze nucleari.
L'impianto è stato chiuso dopo una perdita del liquido refrigerante del reattore.
Jan Beránek, che si occupa della campagna internazionale di Greenpeace
sul nucleare dice: "Un avvenimento che provoca l'allerta della Commissione Europea ai suoi 27 stati membri circa le possibili conseguenze di un incidente nucleare con può essere liquidata come qualcosa di innocuo che non preoccupa. Coloro che hanno programmato la costruzione di nuove centrali nucleari debbono ascoltare questo campanello d'allarme e abbandonare la tecnologia nucleare."
La Centrale Nucleare di Krsko è stata costruita nel 1981 con tecnologia nucleare Westinghouse. Opera con un reattore ad acqua pressurizzata da 600 MWE di potenza installata. E' posizionato a 75 km dal confine Austriaco e 130 km dal confine italiano. Questa centrale ha avuto da parte di una commissione internazionale voluta da Austria ed Italia, nel 1993, ben 74 raccomandazioni di modifiche tecniche e procedurali per renderla più sicura ed in accordo con le norme comunitarie. Inoltre è stata progettata per resistere a sismi al massimo di 5,7 gradi richter, quando nel 1976 per ben due volte si sono registrati valori maggiori. Altra ciliegina sulla torta della pericolosità dell'impianto, il fatto di stare a meno di 8 km da una faglia attiva.
Secondo i ministri Prestigiacomo e Scajola tutto è sotto controllo e non c'è mai stato pericolo...
E ci mancherebbe altro, invece di pensare al risparmio energetico ed all'utilizzo SISTEMATICO DELL'ENERGIA RINNNOVABILE non sanno far altro di pensare ancora al "carbone pulito" (l'espressione è già tutto un programma) ed il nucleare (poveri noi).
Riguardo il nucleare, rimane il fatto, insindacabile, che il nucleare di terza generazione, quello attualmente utilizzato, non è intrinsecamente sicuro, non avendo risolto definitivamente i problemi riguardanti la possibile, anche se poco probabile, evenienza della fusione del nucleo (meglio conosciuta come "sindrome cinese", dal nome dell'omonimo film). Inoltre vi sono ancora i problemi legati allo smaltimento per migliaia di anni dei rifiuti radioattivi (la qual cosa, per noi italiani, ha risvolti preoccupanti). Infine tutti i risvolti legati all'uso militare dell'uranio arricchito ed il rischio di attentati terroristici. Il tutto al di la degli errori umani più o meno casuali e che però tornano sempre in ballo nella storia ormai pluridecennale di incidenti in centrali nucleari. Ultimi incidenti, in ordine di tempo:
nel 2005 perdite radioattive molto forti nell'impianto di scrorie a Sellafield (USA) dove 83.000 litri di liquido radiattivo furono immessi nell'ambiente.
nel luglio 2007 a Kashiwazaki un terremoto mise fuori uso sette reattori (ancora oggi fermi).
nell'aprile 2008 ad Asco (Spagna) incidente con contaminazione radioattiva di una zona abitata da 1.600 persone.
Sarà un caso che NESSUNA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI E' DISPOSTA AD ASSICURARE UNA CENTRALE NUCLEARE?
In questo caso inoltre c'è stata un'evidente sottovalutazione del rischio sismico: l'impianto è progettato per resistere a terremoti che arrivino fino a 5.7 della scala Richter, mentre nel 1976 si sono registrate due scosse che hanno superato, sia pure di poco, quel valore. Inoltre, secondo la normativa statunitense, il sito per una centrale nucleare deve essere ad almeno 8 chilometri dalla più vicina faglia attiva, mentre da alcuni studi risulta che in questo caso esiste una faglia più vicina".
Meditate gente, meditate...
**** Rispondo all'amico che ha commentato: ******
Ti sei mai chiesto perchè in italia o si fanno i megaimpianti o niente?
Una risposta a questo semplice quesito definirebbe bene il problema. I megaimpianti, che siano centrali a carbone o centrali nucleari, sono fonte di business per i nostri beneamati politici oltre fonte preziosissima di voti (le famose clientele).
E' per quello che di energia rinnovabile neanche si parla, un pò come gli inceneritori che si vogliono costruire al posto di riciclare i rifiuti con la differenziata.
Tornando alla questione energia, paesi come l'Austria e la Germania, non proprio soleggiati come il nostro, hanno letteralmente coperto tutti i tetti delle loro abitazione con l'energia solare. Ci scordiamo troppo facilemente che ogni giorno una quantità fantastica di energia dovuta all'irraggiamento solare, viene somministrata alla terra.
Energia che non si esaurisce e che può anche essere immagazzinata con idonei sistemi. Idem per l'eolico.
Ed il risparmio energetico? Sapete quanti megaimpianti potrebbero essere eliminati dalla faccia della terra semplicemente mettendo in atto degli accorgimenti incredibilmente semplici (dalla messa al bando delle luci ad incandescenza e delle apparecchiature ad alto consumo energetico, allo spegnimento delle lucette di stand-by, ecc.. ecc...)
Non parliamo della "geotermia". Quanti sanno che un edificio potrebbe essere energicamente autosufficiente sfruttando semplicemente la differenza di calore tra terreno ed aria atmosferica?
Non parliamo di certe ricerche in atto che sembrano fantascentifiche. Di membrane selettive al calore ecc... ecc..
Certo, il problema è semplice. I politici non vorrebbero mai "decentralizzare" la produzione di energia. E quindi torniamo al discorso di prima.
Per vedere qual'è la vera alternativa alle megacentrali nucleari, a carbone e così via basta leggersi l'ultimo libro di Lester Brown. Invito chi sia interessato all'argomento di farlo. C'è molto di più rispetto a quello che io in poche righe ho cercato di dire.
link al libro di Lester Brown
La Centrale Nucleare di Krsko è stata costruita nel 1981 con tecnologia nucleare Westinghouse. Opera con un reattore ad acqua pressurizzata da 600 MWE di potenza installata. E' posizionato a 75 km dal confine Austriaco e 130 km dal confine italiano. Questa centrale ha avuto da parte di una commissione internazionale voluta da Austria ed Italia, nel 1993, ben 74 raccomandazioni di modifiche tecniche e procedurali per renderla più sicura ed in accordo con le norme comunitarie. Inoltre è stata progettata per resistere a sismi al massimo di 5,7 gradi richter, quando nel 1976 per ben due volte si sono registrati valori maggiori. Altra ciliegina sulla torta della pericolosità dell'impianto, il fatto di stare a meno di 8 km da una faglia attiva.
Secondo i ministri Prestigiacomo e Scajola tutto è sotto controllo e non c'è mai stato pericolo...
E ci mancherebbe altro, invece di pensare al risparmio energetico ed all'utilizzo SISTEMATICO DELL'ENERGIA RINNNOVABILE non sanno far altro di pensare ancora al "carbone pulito" (l'espressione è già tutto un programma) ed il nucleare (poveri noi).
Riguardo il nucleare, rimane il fatto, insindacabile, che il nucleare di terza generazione, quello attualmente utilizzato, non è intrinsecamente sicuro, non avendo risolto definitivamente i problemi riguardanti la possibile, anche se poco probabile, evenienza della fusione del nucleo (meglio conosciuta come "sindrome cinese", dal nome dell'omonimo film). Inoltre vi sono ancora i problemi legati allo smaltimento per migliaia di anni dei rifiuti radioattivi (la qual cosa, per noi italiani, ha risvolti preoccupanti). Infine tutti i risvolti legati all'uso militare dell'uranio arricchito ed il rischio di attentati terroristici. Il tutto al di la degli errori umani più o meno casuali e che però tornano sempre in ballo nella storia ormai pluridecennale di incidenti in centrali nucleari. Ultimi incidenti, in ordine di tempo:
nel 2005 perdite radioattive molto forti nell'impianto di scrorie a Sellafield (USA) dove 83.000 litri di liquido radiattivo furono immessi nell'ambiente.
nel luglio 2007 a Kashiwazaki un terremoto mise fuori uso sette reattori (ancora oggi fermi).
nell'aprile 2008 ad Asco (Spagna) incidente con contaminazione radioattiva di una zona abitata da 1.600 persone.
Sarà un caso che NESSUNA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI E' DISPOSTA AD ASSICURARE UNA CENTRALE NUCLEARE?
In questo caso inoltre c'è stata un'evidente sottovalutazione del rischio sismico: l'impianto è progettato per resistere a terremoti che arrivino fino a 5.7 della scala Richter, mentre nel 1976 si sono registrate due scosse che hanno superato, sia pure di poco, quel valore. Inoltre, secondo la normativa statunitense, il sito per una centrale nucleare deve essere ad almeno 8 chilometri dalla più vicina faglia attiva, mentre da alcuni studi risulta che in questo caso esiste una faglia più vicina".
Meditate gente, meditate...
**** Rispondo all'amico che ha commentato: ******
Ti sei mai chiesto perchè in italia o si fanno i megaimpianti o niente?
Una risposta a questo semplice quesito definirebbe bene il problema. I megaimpianti, che siano centrali a carbone o centrali nucleari, sono fonte di business per i nostri beneamati politici oltre fonte preziosissima di voti (le famose clientele).
E' per quello che di energia rinnovabile neanche si parla, un pò come gli inceneritori che si vogliono costruire al posto di riciclare i rifiuti con la differenziata.
Tornando alla questione energia, paesi come l'Austria e la Germania, non proprio soleggiati come il nostro, hanno letteralmente coperto tutti i tetti delle loro abitazione con l'energia solare. Ci scordiamo troppo facilemente che ogni giorno una quantità fantastica di energia dovuta all'irraggiamento solare, viene somministrata alla terra.
Energia che non si esaurisce e che può anche essere immagazzinata con idonei sistemi. Idem per l'eolico.
Ed il risparmio energetico? Sapete quanti megaimpianti potrebbero essere eliminati dalla faccia della terra semplicemente mettendo in atto degli accorgimenti incredibilmente semplici (dalla messa al bando delle luci ad incandescenza e delle apparecchiature ad alto consumo energetico, allo spegnimento delle lucette di stand-by, ecc.. ecc...)
Non parliamo della "geotermia". Quanti sanno che un edificio potrebbe essere energicamente autosufficiente sfruttando semplicemente la differenza di calore tra terreno ed aria atmosferica?
Non parliamo di certe ricerche in atto che sembrano fantascentifiche. Di membrane selettive al calore ecc... ecc..
Certo, il problema è semplice. I politici non vorrebbero mai "decentralizzare" la produzione di energia. E quindi torniamo al discorso di prima.
Per vedere qual'è la vera alternativa alle megacentrali nucleari, a carbone e così via basta leggersi l'ultimo libro di Lester Brown. Invito chi sia interessato all'argomento di farlo. C'è molto di più rispetto a quello che io in poche righe ho cercato di dire.
link al libro di Lester Brown
Tutti i pro-nucleare sanno solo dire "le centrali sono vicine in Francia, facciamole anche da noi".
Cerchiamo di capire che in caso di incidente grave, un conto è averle a 200 Km e quindi Francia (rischi alla salute generici,anche seri ovviamente,con possibilità di prevenzione), e un conto a 25 KM e quindi sotto casa (morte certa ed immediata, impossibilità di decontaminazione).
E questo l'ha detto anche il Capo dell'APAT ieri ad una intervista.
La differenza esiste, eccome!
L'Italia è troppo piccola e popolata per le centrali. E io per risparmiare 100 euro all'anno in bolletta dovrei convivere con qualcosa che da un momento all'altro potrebbe uccidermi? Scherziamo o cosa?
Senza contare che PER LEGGE (quindi sulla carta), chi abita vicino ad una centrale può assorbire quotidianamente una dose di radiazioni superiore agli altri. E in base alla LEGGE non fa male.
Ragioniamo bene per favore.
Scritto da: Ale | 06/06/2008 a 18:10
Il reattore slovena non è di terza generazione, come volevi far intendere dal titolo su OKNOtizie, ma di seconda generazione. E comunque il liquido di raffreddamento è finito nella camera di contenimento, all'esterno non ne è fuoriuscito una goccia.
Ciao
Scritto da: Vox Populi | 06/06/2008 a 17:09
C'è da meditare solo su una cosa, in Italia serve energia, e questo è il prezzo da pagare per essere al passo dei tempi...
Scritto da: Rexanthony | 06/05/2008 a 17:28