Un cero alla Madonna, o forse a San Colombano. che ho scoperto essere il patrono dei motociclisti. Reduce da un viaggio in moto in umbria, a pochi chilometri da casa, una botta da "coyote", il termine in realtà è un altro, mi fa compiere una azione sbagliata per cui prima tento un sorpasso, poi ci ripenso, freno, proprio su un punto sconnesso dell'asfalto e mi ritrovo a terra con le ruote di una macchina a pochi cm. E inutile dire che sono venuti tutti a soccorrrermi, molto carini, pensavano di trovarmi mezzo morto, io sono saltato su come un grillo, preoccupato per la moto e felice di essere vivo.
Stavo in pieno centro di Mentana e non posso dimenticare i ragazzi colleghi motociclisti che mi hanno aiutato ad alzarmi, a spostare la moto e la signora che è corsa in casa portando con una bottiglia di acqua minerale, mi continuava ad offrire il bicchiere dicendo: bevi, bevi che ti fà bene. Tutti carinissimi, è proprio in questi casi che esce fuori l'umanità vera delle persone!
Meno male che è stata una storiella che posso raccontare, questi incidenti non sempre hanno un lieto fine. Invece il mio si. Moto un pò sbernoccolata, pedanina storta, manubrio idem, freccia destra partita ma nulla di più. Io, che come al solito cado come un gatto, mi sono graffiato le mani (con tutti i guanti), grattugiato le ginocchia (i jeans sono diventati modello shorts estivi, un gomito (grazie però alla giacca di pelle che ha attutito), il piede salvato da una scarpa anti-infortunistica con puntale in acciaio che io uso sempre in moto (e con ciò si è limata la punta) e una caviglia che ha un pò modificato il diametro, tutto qui. Ah poi ho scoperto il casco, integrale, un pò consumato sotto la visiera. Anche lui ha fatto la sua parte, altrimenti mento e zigomi li avevo lasciati sul posto. Morale per eventuali colleghi motociclisti che mi dovessero leggere: vestitevi SEMPRE in modo protettivo e con un bel casco INTEGRALE. può sembrare un vezzo o una scocciatura ma quando è il momento ci si accorge che se uno è adeguatamente protetto i danni sono molto minori.
E per questo che voglio ringraziare San Colombano o qualche altro Santo che ancora mi continua a proteggere!
Io l'ambulanza non la volevo neanche prendere poi hanno insistito e mi hanno portato in ospedale. Vabbeh, almeno mi sono fatto controllare la caviglia. Tutto ok, nessuna frattura. I volontari della Croce Rossa li conoscevo! erano due che abitano vicino a me, ma un primo momento ho pensato: devo aver sbattuto la testa, pare tutta gente conosciuta!! Stupendo che ci sia della gente che, alla fine di una giornata lavorativa, sacrifichi qualche ora di riposo o di stare con la famiglia per venire ad assistere gli sfortunati che capitano ad un pronto soccorso (e io tra tutti ero il meno sfortunato)!
Diciamo sempre tante cose negative, tante cose che non funzionano, ma poi, nel momento di difficoltà trovi tanta gente che ti aiuta con spontaneità e vicinanza. Tutti salvo un cavolo mi medico stronzo che doveva avere le lune di traverso. Voleva che decidessi se fare l'antitetanica o meno, e in ogni caso dovevo fare una dichiarazione di scarico di responsabilità. Perchè col siero antitetanico si può rischiare epatite o aids, per via del "periodo finestra", periodo che non garantisce la sicurezza del 100% sugli emoderivati, ma senza si rischia il tetano. Ci ho pensato un pò e poi ho deciso di rischiare il tetano. Almeno così se ho sfiga lo sò in pochissimo tempo e festa finita. MA 'sto medico alle mie domande, perchè ero molto titubante, non mi chiariva nulla ed anzi più chiedevo e più diventava scorbutico e stronzo (scusate la parola ma vi assicuro che era proprio stronzo, in mezzo ad infermieri gentilissimi e ad altri medici anche loro disponibili).
Ma insomma, se uno deve firmare il famoso "consenso informato", come fai a firmarlo se nessuno ti informa? Avrei dovuto studiare il problema prima di uscire da casa ma non pensavo di dover finire in ospedale... Insomma alla fine ho firmato un consenso non informato.
Ho chiamato mio cugino che mi è stato vicino, non è la prima volta che viene a soccorrermi, poveretto, ha ricoverato la moto da un amico, gentilissimo anche lui, e mi ha atteso per riaccompagnarmi a casa.
Morale della favola: questo è un avvertimento per ricordarmi:1) la vita non è eterna. 2) bisogna stare sempre molto attenti a quello che si fà; 3) che gli altri molto spesso sono capaci di sorprenderti positivamente, quando meno te lo aspetti e quindi devi sempre rispettare ed amare gli altri e soccorrerli ed aiutarli quando è il momento.
Vado a dormire, speriamo domani di stare abbastanza bene da potersi muovere tranquillamente. Comunque mi attendono un paio di giorni di riposo forzato, ho riserve alimentari per una settimana non mi preoccupo. E devo decidere dove andare a portare il cero.....
E sì, ho visto del tuo amico, dev'essere stato un brutto colpo avere una notizia del genere. Io sono sempre ben cosciente di cosa vuol dire vivere... ovvero rischiare ogni giorno di morire. Mah, quando viene la tua ora, ti può anche prendere nella vasca da bagno all'improvviso, eh?. Comunque, io cerco di non dare nessun aiuto alla signora con la falce in mano, salvo quando faccio le stupidate in moto. Vabbeh, ho una media di 1 incidente ogni 45.000 km, però le due ruote sono sempre un brutto rischio. E poi la buca o la macchia d'olio stanno lì pronti ad aspettarti. Certo se ripenso a quella ruota di macchina a pochi cm dalla testa mi vengono i brividi. Vabbeh, tiremm innanz che è meglio... E poi, vedendo l'altro lato buono della faccenda, è che comunque è un segnale di stare sempre pronto e di darsi una o più regolate...
Scritto da: alex | 09/05/2007 a 17:16
Non c'è due senza tre caro Alex! quindi oltre al cero alla Madonna e l'altro a san Columbano, il patrono di chi tiene un gran deretano, ne accenderei pure uno alla dea bendata...sei stato fortunato! meno male che l'hai potuta raccontare!:)) purtroppo in quel momento "I Tre" erano occupati a far altro lo scorso 16 di agosto quando a cadere è stato il mio CollegAmico Fabrizio ciwawa, che ho voluto ricordare nel post che conosci...il suo primo giorno intero nell’aldilà è stato il venerd’ 17 ora che ci penso alla faccia della jella! Io da parte mia ho sempre amato le due ruote. Dai 14 anni con il boxer al Caballero da cross a 15 per proseguire e per finire poi con una honda 500 cx, venduta 18 anni fa quando mia moglie aspettava il mio primogenito. Non sai quanto desidererei cavalcare ancora su due ruote ma voglio rischiare il minimo, avendo anche delle responsabilità! Il tutto con mio figlio che gira in motorino...avrei voluto anche egoisticamente che vi rinunciasse ma poiché io non rinunciai e non amo le imposizioni...col risultato che poi se va dietro con un altro non è necessariamente meglio poiché almeno lui è un prudente...che dire...W chi crede alla jella e almeno il venerdi 17 e pure il giovedì 16 per sicurezza, ci rinuncia e se ne va a fette!...se poi passa l’ubriaco all’andò cojo cojo e coje a te pedone cojonandoti...che sia importato o nostrano :(( la jella non ha confini ma almeno ce s’è provato!!! ;)
Scritto da: D'IO | 09/04/2007 a 23:08