Premetto una volta per tutte. Non conosco il viceministro Visco e quindi non lo posso giudicare come persona. Probabilmente sarà anche un'ottima persona. Quello che gli contesto, al di là dei fatti di cronaca di questi giorni, per i quali solo la magistratura potrà dire qualcosa, è il suo modo di "criminalizzare" intere classi sociali, additandole all'odio popolare.
All'amico che mi ha mandato un commento che è in linea con questa moda di criminalizzare delle classi sociali e lavorative dico questo:
Non si può dire proprio che gli evasori in italia siano tutti e solo i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi. Le generalizzazioni sono sempre sbagliate. E' come dire che tutti i dipendenti statali facciano un secondo lavoro "in nero", frodando il fisco e facendo concorrenza sleale a chi lavora regolarmente. Oppure che tutti, per risparmiare l'iva, non chiedono la fattura al professionista o al lavoratore autonomo che ha fatto un servizio. Quante volte mi è capitato di avere un cliente che cercava di convincermi a non fare fattura per risparmiare qualcosa! Ma se un lavoratore autonomo è onesto la fattura la deve SEMPRE FARE. Ed il cittadino la deve SEMPRE PRETENDERE!
Il vero problema è che nè l'uno nè l'altro ha interesse a farlo. Al lavoratore autonomo infatti aumenta l'aliquota, il cittadino invece paga l'iva in più che non può scaricare da nessuna parte! E dato che in Italia, "nisciuno è fess", sono ancora poche le fatture rilasciate rispetto al totale. Anche perchè la "coscienza sociale dell'italiano medio" è molto vicina allo "zero assoluto".
MA non voglio proprio cadere nella trappola delle generalizzazioni. Ha ragione Veltroni quando dice che bisogna superare le visioni di odio sociale riguardo all'evasione fiscale.
La realtà è che i "furbi, furbini e furbetti dei quartierini", dai grandi evasori totali a quelli che praticano l'elusione fiscale, magari mediante false fatturazioni, sono il vero cancro della società italiana. E questi personaggi, con le loro evasioni ed elusioni fiscali, mettono in difficoltà chi le tasse le paga, anche gli autonomi. Perchè le statistiche fiscali sono come il pollo di Trilussa. Se la media dei ricavi dei lavoratori autonomi è bassa è perchè una parte sicuramente sfugge ai controlli mentre un'altra parte, paga fino all'ultimo centesimo ed anzi è oberata dai mille balzelli della voracissima macchian statale italiana.
E qui avviene un fatto solo all'apparenza paradossale. Il contribuente autonomo, spolpato dai balzelli quando vuole stare perfettamente in regola, ( perchè non ci sono solo le tasse ma anche altri mille obblighi rispetto all'amministrazioni pubbliche), arriva ad un certo punto che non ce la fà più e cade nel lavoro sommerso o và a fare il dipendente. E' incredibile ma spesso è così.
La ricetta miracolosa non esiste, ma io credo che occorrerebbe girare pagina, diminuire le aliquote in modo che siano più accettabili, fare accertamenti più stringenti verso tutta quella gente che in italia gira in ferrari o porsche e poi magari prende i sussidi dallo stato o non paga neanche le spese mediche come indigente, l'evasore totale insomma o il grande "elusore", quello che scarica anche "caviale e champagne" o perdite finanziarie fittizie, ecc.. ecc..
L'evasore totale è anche il camorrista, il mafioso, il magnaccia, che non paga le tasse perchè risulta nullatenente!! Le tasse le dovrebbero pagare tutti coloro che hanno un tenore di vita accettabile, compreso le prostitute. Negli Usa Al Capone fu arrestato perchè evasore, da noi Totò Riina da latitante ebbe pagata dalla ASL una operazione in Francia.
Invece in Italia si è scelta la perigliosa strada degli studi di settore, che se non è ben tarata rischia di essere una forma di "terrorismo fiscale" per chi stà fuori dagli standards previsti. Non è giusto che uno che ha guadagnato un anno 100, perchè gli affari quell'anno gli sono andati male, e vi assicuro che capita, soprattutto quando si inizia una nuova attività, sia visto dallo stato me un potenziale evasore perchè magari per lo studio di settore dovrebbe aver guadagnato magari 800!! Ed in quel caso è il contribuente che deve dimostrare al fisco che non ha guadagnato di più (cosa assai difficile in quanto difficilmente può essere suffragata da documenti precisi). Per cui il commercialista se sei sotto i parametri previsti per la tua categoria di lavoro ti consiglia di pagare quello che c'è scritto nello studio di settore anche tu hai guadagnato molto di meno. E paradossalmente se invece uno ha guadagnato molto di più rispetto allo studio di settore ed è riuscito a fare della "elusione" fiscale, paga quanto è previsto dal suo studio di settore ed è abbastanza sicuro di non subire accertamenti fiscali. per cui è più facile che a subire gli accertamenti fiscali siano imprenditori e professionisti in momentanea difficoltà che non riescono a stare dentro gli studi di settore!!!
E devo dire che da ex dipendente, essendo autonomo da circa 6 anni, le cose sono un pò diverse da come pensa la fantasia popolare. C'è il medico o l'avvocato con "le poltrone in pelle umana" , per dire quelli che guadagnano cifre spropositate e quelli che vanno avanti alla giornata per sbarcare il lunario.
Non cadiamo quindi nella facile generalizzazione e rispettiamo il lavoro altrui. L'onestà non è la caratteristica di una classe sociale o lavorativa ma è prerogativa della parte migliore della società, ci sono onesti e disonesti in ogni categoria.
Per finire mi auguro che l'onestà non sia "un lusso che solo pochi si possono permettere........"
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