Gran parte del materiale (foto e notizie) deriva dal sito www.ivangraziani.it . Ringrazio i curatori per l'amore col quale hanno saputo inquadrare un bel ritratto dell' Artista e dell' Uomo. Un personaggio venuto dalla provincia, che amava la provincia e non ha mai tradito le sue origini.
Mi piace inserire qui una bellissima intervista che fece Pino Scaccia , ottimo giornalista RAI, al buon Ivan alcuni anni fà. Questa intervista traccia veramente un bel quadro di Ivan Graziani.
L'ultima intervista a Ivan Graziani |
Quindici anni fa esatti, di questi tempi. Adesso che Ivan Graziani e' morto, quell'incontro e quell'intervista assumono il sapore di un testamento. Sembrano parole di oggi. Forse e' vero che gli artisti sono fuori del tempo e dello spazio. Come lo sono le idee. L'incontro, dunque, avvenne a Novafeltria, nella sua casa marchigiana acui tanto teneva perche' era la terra dell'unica donna che ha amato, sua moglie Anna. "E poi le Marche le ho nel sangue - diceva spesso -. E gli anni trascorsi a Urbino, la laurea in grafica dove li metti?". Ivan Graziani non e' mai stato un tipo qualsiasi. Fin dall'inizio. Per esempio, nacque in mare. Non e' un modo di dire, nacque proprio in mare, sul traghetto Olbia-Civitavecchia che un po' riuniva le sue origini: padre abruzzese, madre sarda. Ha cominciato a suonare con Battisti, la PFM, Venditti. Di canzoni ne ha scritte tante ma e' sempre stato innamorato di "Signorina". Quando i critici anni fa lo misero al centro di una singolare polemica (Graziani rock o melodico?) lui fa un album con una facciata rocke e l'altra melodica. Ridendo come un un matto. Intervista? Guai a parlargli di intervista. Diciamo che a un certo punto cominciai con le domande. Naturalmente provocatorie, altrimenti con Ivan non aveva senso. - Partiamo dalla tua voce. Quel falsetto. Vero o costruito? "Io credo di avere la voce di una bimba perversa. Ma soprattutto di usare la voce come uno strumento, spesso duello col pianoforte". - C'e' chi si diverte a fare la classifica dei chitarristi migliori. Ci sei anche te in Italia. "Le classifiche non esistono. Il piu' bravo e' sempre quello che guadagna di piu'". - Che pensi dell'ambiente musicale? "Una colonia. C'e' poca gente che impone i suoi gusti a tutti. E smorza tanti entusiasmi". - Che proponi per cambiare? "Decentrare i centri di potere della musica. E' in provincia che nascono le nuove idee". - Cosa c'e' della provincia nella tua musica? "Il sapore, gli umori, la vita". - Se un giorno non dovessi suonare piu'? "Mi metterei a incartare caramelle. Non e' una battuta. Sono uno specialista". - Ma tu smetterai? "Mai. Un vero chitarrista muore, deve morire sul palco". L'altro giorno a Novafeltria, al funerale, c'era la musica dei Beatles ad accompagnare per l'ultima volta Ivan. La chitarra l'ha portata con se. Per sempre. |
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di Pino Scaccia |
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