Giacometto mi ha detto che per lui il Natale è uno stress, prima la corsa ai regali, poi le cene in famiglia, una volta la sua, poi quella della moglie, ed i figli, una volta quelli suoi avuti con la prima moglie, poi dopo capodanno li lascia alla ex e nel frattempo la moglie (o compagna) attuale riprende in carico i propri.Per la verità non ci ho capito molto, ma la sua è una delle molte famiglie "multilaterali" esistenti in Italia..
Il mio Natale è più semplice e tranquillo e Giacometto mi invidia. Così dice lui. In realtà è contento di essere al centro di tanta confusione familiare, credetemi, si atteggia solamente...
Approfitto per fare dei sinceri auguri a tutti, compresi quelli che non sento da tempo, amici, parenti e conoscenti tutti, frequentatori del blog e non, mi scuso con alcuni ma, causa virus, ho formattato diverse volte l'Hard disk con i numeri e le Email (non sempre la tecnologia è "amica")
Da parte mia spero di passare un Natale di grande serenità, in vista di un impegno ancora maggiore nel lavoro e nelle mie passioni (teatro in primis). Non un Natale da single come pure ne ho fatti tanti.... E meno male...
E poi non auguro di essere più buoni, ognuno è quello che è e aumenterebbe solo la percentuale di ipocrisia nei rapporti tra le persone. E già ce n'è tanta. Però ci vorrebbe più comprensione verso gli altri, maggiore capacità ad accettare la loro diversità, uno sforzo maggiore alla comunicazione, al dialogo. Vale per le singole persone, tra parenti, tra amici, tra vicini, conoscenti come anche tra sconosciuti, tra colleghi di lavoro, tra clienti e fornitori, insomma in generale.
E se fosse possibile, sarebbe bello che scoppiasse una grande pace tra le popolazioni in guerra tra loro, in zone come la palestina, irak, alcune zone dell'Africa, ecc... ecc..
Che la gente riuscisse a non farsi strumentalizzare dagli sporchi giochi della politica e che cominciasse a ragionare con la propria testa. Che non fosse ostaggio di logiche di tifo anti-tizio o anti-caio ma capisse cosa si cela dietro tante manfrine politiche...
E che la religione non sia un modo per opprimere la mente dell'uomo ma per dargli uno strumento di comprensione in più.
Un Natale dove tutti i fondamentalisti di ogni religione e setta, atei compresi, possano capire che il fondamentalismo è una delle rovine dell'uomo. evviva gli uomini di buona volontà, cerchiamo di esserlo anche noi, nel nostro piccolissimo.
Un abbraccio a tutti, a prestissimo
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