Caro collega,
leggo con interesse misto a stupore la lettera aperta che ha inviato online ad ognuno di noi, suoi colleghi-dipendenti.
Sicuramente, il "Gruppo", con oltre 85.000 professionisti, è leader in Italia e nel mondo per capacità tecnologica, innovazione nei servizi, capacità di servire gli oltre 100 milioni di clienti che abbiamo nel mondo ed è strategico per l'Italia e per gli altri Paesi in cui opera.
Sicuramente investe ogni anno oltre 5 miliardi di euro, due terzi dei quali destinati all'innovazione.
E ciò di cui sono ancora più sicura è che un milione di piccoli azionisti ha confermato negli anni la fiducia nella Società, con un tasso di fedeltà che ha pochi precedenti nel mondo del risparmio, solo perché non sa come viene "utilizzato" il denaro che con "fedeltà" destina alle nostre "azioni".
Io sono soltanto un numero di matricola, anche obsoleto (come già ebbi occasione di dirle nella lettera aperta inviatagli il 7 aprile scorso e per cui non ho avuto alcun cenno di riscontro) in quanto donna anziana, della Sua azienda; ma ho nonostante l'età, ancora abbastanza cervello per capire.
L'articolo 4 del "codice Etico" da lei menzionato recita testualmente " TELECOM ITALIA " CODICE ETICO E DI CONDOTTA DEL GRUPPO TELECOM ITALIA
4.4 Risorse umane
- Le Società del Gruppo riconoscono la centralità delle risorse umane nella convinzione che il principale fattore di successo di ogni impresa sia costituito dal contributo professionale delle persone che vi operano, in un quadro di lealtà e fiducia reciproca.
- Le Società del Gruppo tutelano la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e ritengono fondamentale, nell'espletamento dell'attività economica, il rispetto dei diritti dei lavoratori. La gestione dei rapporti di lavoro è orientata a garantire pari opportunità e a favorire la crescita professionale di ciascuno.
Lei sa come vengono tenute in considerazione le Sue risorse "umane"?
E' sicuro che ne vengano rispettati i diritti e che vengano garantite pari opportunità per favorire la crescita professionale di ciascuno?
A leggere la Sua lettera sembra che Lei sia lontano anni luce dai "suoi colleghi".
Se è vero che l'azienda nell'ottica del contenimento costi, deve essere svecchiata, è anche vero che risorse che potrebbero ancora dare molto, vuoi per professionalità precedentemente acquisite, vuoi per buona volontà, vuoi per motivi meramente economici, vengono tenute senza fare poco o nulla, umiliate tutti i giorni, ma comunque pagate, in attesa che le stesse propendano per l'esodo.
Uscita che qualche volta viene accettata come una "liberazione" dalla disgraziata risorsa, la quale sa che, rifiutando il misero incentivo che le viene prospettato dall'ufficio del personale, per lasciare il "posto" ai giovani, verrebbe destinata a sede disagiata, lontana il più possibile dalla sua abitazione, il più delle volte lasciata senza lavoro per lunghi periodi, come successo ad altri colleghi nelle sue analoghe condizioni.
Per andare sul personale, mio malgrado, io che sono stata sempre fedele ai miei "padroni" ho lavorato con serietà, onestà , non avendo accettato il "misero" incentivo sono stata trasferita a 50 km da casa .
Però poi la stessa Azienda, che deve contenere i costi, non lesina premi, incentivi e quant'altro, anche in forma magnifica, con una disparità di trattamenti che certo non garantisce a tutte le sue risorse la stessa opportunità di crescita professionale.
Se la politica è quella di allontanare le risorse "scomode" con tutti i mezzi, fino a rovinarne la stessa semplice esistenza, allora non trova riscontro nel codice etico, di cui Lei parla.
L'esperienza e l'onestà di fondo però, mi consentono di vedere sprechi giornalieri e soprusi ai danni, oltre che miei, anche di altre persone.
Solo a titolo esemplificativo: Lei ha mai partecipato ad una nostra riunione anche solo di "bassa manovalanza"?
Ha idea dello spreco di tempo e soldi che la stessa comporta?
Certo, Lei ragionerà "economicamente" con un numero di zeri assai diverso dal mio, ma io che sono madre e amministratrice del mio modestissimo patrimonio, e che al massimo posso capire cifre con 4 zeri, quando nel mio piccolo vedo tanto sperpero, mi chiedo sempre chi glielo permette; dunque la conclusione non può che essere che evidentemente Lei non sa quello che succede nella sua azienda.
Pertanto Le chiedo: se Lei dice che " non mi posso riconoscere in questa falsa rappresentazione della nostra Azienda", in quale articolo del codice etico, o in quale sistema di valori, posso trovare il mio riconoscimento aziendale?
Ringraziandola dell'attenzione Le invio cordiali saluti.
(lettera a Tronchetti Provera da parte di una dipendente che secondo l'azienda DOVEVA ANDARE IN PENSIONE)
La cosa non mi sorprende molto, le grandi aziende quando vogliono tagliare teste non guardano in faccia a nessuno, i sindacati in genere non proteggono chi è vittima di questi abusi che si ritrova spesso sola. Inoltre segnalo il problema degli ultra cinquantenni che da un lato, grazie ai governi si vedono allontanare sempre di più l'età pensionabile e dall'altra sono merce, anzi "risorsa" sgradita alle aziende che cerca di buttarli fuori, con le buone, incentivi, o le cattive, trasferimenti forzati, ecc... Massima solidarietà con loro e con tutte le vittime di "mobbing" palesi o occulti. Chiunque vuole raccontare la sua storia in proposito troverà qui sempre una porta aperta.
Mi chiamo Freschi Alberto in pensione dal 01/12/2010,ex dipendente ASST e passato purtroppo negli ultimi anni a Telecomitalia.Il mio pensionamento è scattato per raggiunto limite di anzianità e dopo 41 anni di lavoro nel modo più vergognoso(altro che i miliardi presi da Tronchetti,Ruggeri ecc..)Mentre festeggiavo nel mio reparto con i miei colleghi e a mie spese il mio compleanno, mi ha avvicinato un capetto ben addestrato.Pochi giorni prima questo capetto(sig.Cianetti)mi aveva avvicinato dicendomi che sarebbe stato felice di festeggiare con me il mio compleanno e io l'ho accontentato.Questo capetto nel corso dei festeggiamenti mi faceva presente che nel pomeriggio avrei dovuto firmare dei fogli alla presenza del grande ingegnere Piccioni e di un alto funzionario di telecomitalia.Io che stupido non credo di esserlo ho capito che avrei dovuto firmare per il mio imminente licenziamento per avvenuti limiti di età e di anzianità che sarebbe dovuto avvenire o entro la fine del mese o all'apertura della finestra e cioè al primo di aprile dell'anno successivo ma mai immaginavo che nel pomeriggio,dopo aver firmato semplicemente mi fosse comunicato da queste tre splendide persone:ora è libero,può pure andarsene a casa,come si sente da pensionato?? I tre grandi rappresentanti di questa altrettanto grande azienda ribadisco sono:Sig.Cianetti,Ing.Piccioni,Sig.Colombati. Grazie
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Grazie per la sua testimonianza sig. Alberto, che si somma a quella di tanti altri ex dipendenti telecom. Direi che ogni commento è superfluo...
ALEX
Scritto da: Alberto Freschi | 01/01/2011 a 18:59
Lavoro pubblico privatizzato e non privatizzato.Disparità di trattamento.Sentenza di condanna datoriale alla reintegra esclusivamente nelle mansioni precedentemente svolte,eseguita,ritenuta successivamente non coercibile dallo stesso giudice del lavoro di I°grado (bisognerebbe attendere il pronunciamento definitivo).Analoga sentenza emessa dal TAR subito eseguita tramite commisario ad acta in conformità alla recente riforma.Vedere http://www.areagiuridica.com
Scritto da: silvano | 05/30/2009 a 16:41
per un caso di illegittimo demansionamento che si protrae dal febbraio 2002 vedere htpp://www.areagiuridica.com
Scritto da: giuliano | 08/31/2008 a 18:20
Ho molti amici a telecom che mi confermano quanto dici.
Altre parole credo che siano superfluo (tutto si commenta da sè)
Scritto da: alex | 02/26/2008 a 19:26
Mobbing Telecom è causa traffico e smog
Gentili istituzioni
vengo a scriverti un breve messaggio affinchè possa dare spunto per sensibilizzare le grandi aziende ad adottare strategie logistiche affinchè si faccia veramente qualcosa per contrastare traffico e inquinamento.
Una grande azienda come Telecom può aiutare verso questo obiettivo, ma come. È facile basterebbe evadere le più disperate richieste dei lavoratori per un possibile avvicinamento in sedi di lavoro nei pressi delle loro abitazioni, ma che da anni giacciono negli Uffici del Personale.
Purtroppo la politica di dimagrimento degli organici Telecom va in contrapposizione con il discorso ecologico che vogliamo affrontare, per Telecom che sfoltire personale è diventato il primo obiettivo aziendale lo fà in 2 modi:
primo per il personale non vicino alla pensione la politica è quella di mantenerli piu’ distanti possibili dalle abitazione rendendogli la vita stressante e dispendiosa, fino a guadagnarci il licenziamento per qualcuno e per secondo come è stato annunciato ai Sindacati ed è incentivare le dimissioni dei lavoratori più vicini alla pensione, ma se questi non volessero accettare le offerte di "arrotondamento" delle liquidazioni, allora si passa alle MANIERE DURE, esercitando pressioni su questi, iniziando con il trasferimento di sede lavorativa più lontana , addirittura all’altra parte delle città, che nella realtà di Roma è farsi 120 Km al giorno (ed io sono tra questi e pensare che ho una sede ad 1 km da casa )con un conseguente aumento del traffico, inquinamento e stress, a discapito di tutta la società compreso chi legge.
Dipendenti Telecom che girano sul Grande Raccordo Anulare, da Nord a Sud della città, chi è sbattuto a lavorare a Fiumicino ed abita a Tiburtina, chi lavora nella sede di Via Oriolo Romano (zona Cassia a Nord di Roma ) ed abita ad Ostia, e così facendo ci si saluta tutti sul Grande Raccordo Anulare, e le ISTITUZIONI , visto la mole di lavoratori che muove una grande azienda ogni giorno, dovrebbero IMPORGLI per il BENE dell’intera società, di far lavorare il dipendente nei pressi della sua residenza, visto che le sedi Telecom sono presenti capillarmente in tutto il territorio Nazionale, e non trovassero pretesti che i dipendenti non possono svolgere mansioni o attività di cui non hanno conoscenza in altri settori, per l’80% dei lavori che vengono svolti negli uffici Telecom, è quello di fare il Copia e Incolla su un foglio Excell, quindi tutti reversibili, perchè i dipendenti con spiccate capacità e conoscenza, se ne sono andati in altre società più serie che guardano il futuro, e che non investono in metodi per il danneggiamento del personale, strategia studiata a tavolino da persone senza coscienza e pudore, (definiamoli automi premiati in base al numero di colpi messi a segno vedi il Dott. A. Fiorent, C. Be. , ecc ecc..) dell’ufficio del Personale con incarico specifico, quello di mietere più teste possibili, è stato mutato anche il vero obiettivo dell’ufficio del personale, quello di valutare risorse e farle crescere professionalmente, adesso ti umiliano dopo anni di esperienza e ti mettono seduto su un banchetto e fare NULLA “ altro che sistema Nazista” un Mobbing in una serie di misure volte a logorare questi lavoratori per costringerli ad andarsene.
Questa politica dissennatamente irriguardosa nei confronti dei dipendenti rovina il rapporto lavoratore-azienda, dando vita al fenomeno di ritorsione contro l’azienda che non avrà il meglio dal lavoratore ma avrà solamente un lavoro scadente e di malattia, con la conseguente INSODDISFAZIONE dei clienti.
Le Istituzioni, il governo dovrebbero far si che La Telecom torni a fare un passo indietro, che la facciano riflettere se insistere in strategie sbagliate o tornare ed utilizzare le risorse con la vera esperienza, e non quelle sponsorizzate, che possano far tornare azienda modello e Leder nel mercato.
L'auspicio è che questi articoli possano diventare uno strumento di conoscenza e, al contempo, uno stimolo per tutti alla collaborazione e all’impegno consapevole a favore dell’Ambiente.
(dalla campagna pubblicitaria telecom sul progetto ambiente) da quale pulpito nasce la predica..
Scritto da: coletta | 02/26/2008 a 15:23