E' da un pò che non scrivevo un nuovo post. Perchè avevo a noia l'attualità, troppe cose brutte accadono per doverne parlare anche qui. In questi ultimi tempi ho ripescato alcuni classici: e tra un Tolstoj ed un Dostoevskij di cui pure vi accennerò prossimamente oggi voglio parlare di uno dei libri più letti e tradotti al mondo. Libro scritto nel 1941, con più di 160 traduzioni accertate, un successo incredibile. Poco tempo fà, girando tra i banchi di una libreria vidi una copertina con un ragazzo-omino biondo che volava in un cielo stellato portato da tanti uccelli. E vidi la scritta " Il piccolo principe". Un libro del quale avevo molto spesso letto e sentito dire, un libro per bambini? mah, ma anche Alice nel Paese delle Meraviglie è un libro per bambini, ma che libro! Insomma, detto fatto, l'ho acquistato e messo da una parte in attesa di leggerlo. Primo approccio, lette poche pagine con uno spirito non confacente: che palle, noiosissimo. Ripreso in mano giorni dopo, con uno spirito più disponibile nei confronti del racconto, ho scoperto un mondo poetico emozionante, ho riscoperto l' io bambino che il mondo dei grandi mi aveva fatto quasi annullato.--- "solo i bambini sanno quello che cercano..."--- Ho provato quell'emozione che si può avere solo di fronte all'essenzialità della natura umana e delle cose del mondo.....
"Quello che è importante, non lo si vede..."
"Certo"
"E' come per il fiore. Se tu vuoi bene a un fiore che stà su una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite."
"Certo"
"E' come per l'acqua. Quella che tu mi hai dato da bere era come una musica, c'era la carrucola e c'era la corda.... ti ricordi... era buona"
"Certo"
"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... Tutte, saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo..." - Rise ancora.
"Ah ametto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!"
"E sarà proprio questo il mio regalo... sarà come per l'acqua.."
"Che cosa vuoi dire?"
"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, i viaggiatori, le stelle sono delle guide. Per gli altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. MA tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle che nessuno ha...."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, allora sarà come per se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere .... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: " Si, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo.".....
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Se volete un sito sul piccolo principe con una breve biografia di Antoine De Saint-Exupery la trovate su:
http://www.lepetitprince.com/fr/GEO/Genese.php
http://www.lepetitprince.com/fr/index.php
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Condivido appieno. Ti ringrazio
Scritto da: alex | 10/29/2006 a 18:08
CONSCO
il Piccolo principe,ma GRAZIE per aver riportato alla visbilità alcuni passi preziosi e che fanno sempre bene...In un certo senso mi ricorda un pittore che amo molto Marc Chagall, il pittore che con un'immediatezza (tipica della razza russa) dipinge col cuore e al cuore parla proprio come Antoine De Saint-Exupery lo ha fatto col suo piccolo principe FULVIA
Scritto da: FULVIA | 10/29/2006 a 14:29