La questione musulmana: Il terrorismo, gli estremisti, gli immigrati irregolari, il Papa, mille discorsi che si mischiano insieme con tanti luoghi comuni...
Il terrorismo islamico esiste ed anche l'estremismo islamico, ha fatto tantissime vittime in giro per il mondo, eppure, leggete cosa scrive quel "pazzo" di Ahmadinejad, premier della Repubblica Islamica dell'Iran, qualche giorno fà all'ONU:
(dal blog "fallagirare"):
"In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso
Illustri Capi di Stato, Spettabili Rappresentanti, Eccellenze, Signore e Signori,
ringrazio Dio, il Saggio, l'Invincibile ed il Misericordioso per avere concesso al presente l'occasione di divulgare un'altra volta il messaggio del grande popolo dell'Iran. Altresì, ringrazio il Signore per il crescente risveglio dei popoli…
e la loro coraggiosa presenza sulla scena internazionale che da a loro la possibilità di esprimere le proprie opinioni in merito alle questioni d'interesse globale.
La voglia di giustizia, la voglia di verità, la ricerca del Divino ed il sostegno della dignità umana sono oggi le richieste gridate dai popoli del mondo. Il rigetto della prepotenza, la difesa degli oppressi e la voglia di pace, sono le caratteristiche del pensiero dei popoli e soprattutto sono il volere delle giovani generazioni che aspirano ad un mondo privo di inquinazione, prepotenza ed ingiustizia; un mondo che sìa invece ricolmo di amore ed affetto. I giovani ed i giovanissimi hanno il diritto di chiedere giustizia e verità ed hanno il diritto di costruire il proprio futuro con l'amore, la pace e l'affetto. Io ringrazio Dio anche per questo.
Spettabili Signore, Egregi Signori
quel che oggi l'umanità sopporta non è degno della dignità umana; Dio non ha creato l'uomo affinchè alcuni gruppi di uomini impongano ingiustizia ad altri gruppi.
(Dio non ha creato l'uomo/ndr) Affinchè un gruppo creando guerra e violenza riesca a derubare la risorse, arricchirsi ed espandere il proprio dominio mentre l'altro gruppo sìa costretto a sopportare la povertà e le disgrazie che ne provengono.
O (Dio non ha creato l'uomo/ndr) affinchè un gruppo forte delle sue armi e delle sue minacce comandi il mondo mentre altri sìano costretti a rimanere sempre sotto l'ombra della minaccia e dell'insicurezza.
Certuni si spingono a migliaia di chilometri di distanza dal proprio paese ed occupano la terra altrui per controllarne il petrolio o le altre risorse; altri ogni giorno devono assistere alla distruzione delle loro case ed alla morte dei loro bambini nella loro stessa terra. Questi comportamenti non sono all'altezza della dignità umana e si rivelano contrari alla verità ed alla giustizia.
La domanda ora è questa: in simili circostanze gli oppressi del mondo dove devono rivolgersi? Quale persona o quale organizzazione difende i diritti degli oppressi e punisce gli oppressori? Dove si trova la corte della giustizia mondiale?
Ricordando qualche esempio ed effettuando un ripasso delle questioni mondiali di maggiore rilievo intendo chiarire i pensieri espressi.
Primo: la proliferazione inarrestata delle armi nucleari, microbiche e chimiche.
Alcune potenze vantano la produzione di armi nucleari della seconda e della terza generazione. A cosa servono queste armi? La produzione di queste armi micidiali e riempire i depositi di queste servirà forse alla diffusione della pace e della democrazìa? Oppure queste armi serviranno a minacciare i governi ed i popoli?
Fino a quando i popoli del mondo dovranno vivere minacciati dalle bombe nucleari, microbiche e chimiche? Le potenze produttrici di queste armi quali responsabilità hanno e come vengono chiamate a rispondere delle proprie azioni dinanzi alla comunità internazionale?
Mi chiedo se i popoli di questi paesi siano d'accordo sul fatto che la loro ricchezza venga impiegata per la costruzione di queste armi distruttrici [...]
Se le potenze mondiali innalzassero la bandiera della reale giustizia, della pace e dell'affetto non sarebberro più amate del loro oggi, dedicato invece alla produzione ed alla diffusione di armi chimiche e nucleari?
L'esperienza purtroppo esiste già e le conseguenze delle minacce e dell'uso delle armi le abbiamo già viste in passato. L'uso delle armi quale altro esito ha avuto se non quello di diffondere l'odio e la vendetta tra i popoli?
Secondo: l'occupazione dei paesi e l'aumento dei conflitti.
Come era successo ad altri paesi, anche l'Iraq è stato occupato e sono 3 anni che l'occupazione continua. Non passa giorno senza che in Iraq gente innocente venga uccisa a sangue freddo. Le forze che occupano il paese non sono in grado di garantire la sicurezza. Nonostante la formazione del governo e del parlamento regolare, mani nascoste lavorano per istigare le divergenze esistenti nella società iraqena e creare una guerra civile.
Non esistono elementi che possano testimoniare un serio interesse delle forze di occupazione alla lotta contro l'insicurezza. Infatti, un numero elevato di terroristi sono stati arrestati dalle forze iraqene ma per ragioni sconosciute le forze di occupazione hanno disposto la liberazione di questi individui.
Appare che la fomentazione delle violenze ed il terrorismo costituiscano una giustificazione per la presenza delle forze straniere in Iraq. In simili circostanze, a chi si deve rivolgere il popolo iraqeno? Dove deve sporgere denuncia il governo iracheno?
Chi è garante della sicurezza dell'Iraq?
L'insicurezza in Iraq influenza negativamente l'intera regione. Il consiglio di sicurezza è in grado di fare qualcosa per per l'instaurazione della pace e della sicurezza in Iraq mentre le potenze che lo occupano sono a loro volta membri permanenti del consiglio di sicurezza?
Il consiglio di sicurezza è in grado di prendere decisioni imparziali su questo tema?
Osservate la Palestina.
La radice dei problemi di questa terra va trovata nella storia della seconda guerra mondiale. Con la scusa di sostenere parte dei reduci del conflitto, la terra palestinese è stata occupata e milioni di autoctoni della zona sono stati costretti alla fuga. Le terre occupate sono state regalate ad un numero ridotto di reduci del secondo conflitto mondiale e poi gente proveniente da tutto il mondo che non aveva avuto nulla in comune con la guerra è stata radunata in Palestina dove è stato fondato un governo. Un governo creato in una terra che non era sua e con una popolazione che non apparteneva a quella terra e che proveniva dalle diverse parti del mondo; e questa fondazione (è avvenuta/ndr) a costo di sottrarre la terra a milioni di persone. Questa è una grande tragedia che non ha precedenti nella storia umana. Ancora oggi i profughi vivono nei campi ed alcuni di loro hanno detto addio alla vita senza vedere avverato il sogno di ritornare nella loro terra d'origine.
Esiste una qualsiasi forma di ragione o legge in grado di definire legale una simile azione?
Esiste tra i membri delle Nazioni Unite, un paese che accetterebbe che al suo paese venisse riservato un trattamento simile?
Il pretesto per la fondazione del regime che occupa la Palestina è talmente mediocre che alle persone non viene nemmeno dato il permesso di parlarne; altrimenti, con il chiarimento della questione, inizierebbe a mancare una filosofìa per l'esistenza del regime sionista; ed infatti oggi questa filosofìa non esiste più" (continua).
Cosa ne pensate?
Io non ho le ricette per la verità assoluta, ma pare che questo individuo non dica solo delle sciocchezze. E' vero in Iran non si rispettano i diritti umani, vanno avanti gli studi per realizzare una bomba atomica, il regime iraniano si è mostrato in passato molto aggressivo, il premier stesso in passato ha negato la shoah, però come non notare che le cose dette nell'ampio consesso dell'ONU a New Jork appena qualche giorno fà, non abbiano un seme di verità? Morale della favola, a mio modesto parere: diffidiamo da chi ci propone un mondo diviso da il BENE tutto da una parte ed il MALE tutto dall'altra parte, spesso il bene ed il male sono così legati, così intrecciati l'uno nell'altro che è quasi difficile discernere l'uno dall'altro....
Grazie di questi commenti. Vorrei lasciare in questo blog uno spazio per discutere pacatamente questi argomenti perchè vedo e sento troppe voci urlate che gridano slogan senza avere interesse ad andare a fondo sulle cose. Sono argomenti importanti e non è il caso che anche il Papa, si è accorto che si possa sbagliare anche solo parlando di teologia perchè la sensibilità delle varie parti religiose è molto forte e và rispettata come và rispettata l'esigenza di tendere verso un libero stato per libere religioni, ovunque e dovunque..
Scritto da: alex | 09/24/2006 a 15:11
Sono abbastanza d'accordo con questo primo commento. L'"abbastanza" è dovuto al fatto che io vedo più male in Bush che in Ahmadinejad, anche se quest'ultimo non è certo un democratico (ma la democrazia di Bush è più apparente che sostanziale... per non parlare della "democrazia" israeliana.).
Scritto da: P. N. | 09/24/2006 a 14:22
Bene e male, luce e tenebra, yin e yang opposti che si compenetrano intimamente sia in ambito cosmologico che nell'uomo. Certo e' che in quest'ultimo sembra prevalere, nei tempi di cui possiamo essere testimoni,un certo coagulo di tenebra. Viene difficile oggi dar ragione (non tanto per le parole quanto per la coerenza delle azioni)a qualunque di due fazioni opposte in una diatriba sia questa politica, religiosa od altro.E' un segno dei tempi? A leggere quali siano i "segni minori" indicati dal profeta Mohammed quando interrogato sul giorno del giudizio, non c'e' da stare allegri. Del resto anche secondo la tradizione indu' siamo alla fine del Kali yuga...
Scritto da: uno | 09/24/2006 a 13:27