Intanto vediamo l’antefatto: Renzi che, elencando i prossimi interventi del governo, proclama tagli agli stipendi dei manager pubblici, “è immorale che l’AD di una società guadagni mille volte di più rispetto all’ultimo degli operai”, (tanto più se questa società è pubblica, aggiungo io). Secondo Renzi il limite dovrebbe essere dato dallo stipendio del Presidente della Repubblica, cioè 239.181 euro lordi l’anno.
Insorge Mauro Moretti, A.D. di Ferrovie dello Stato, il quale risponde seccamente, tramite stampa, "se così fosse me ne andrei immediatamente". E snocciola una serie di “motivazioni” per giustificare i suoi 873.000 euro di stipendio, benefits esclusi (macchina, telefonino, ecc ecc):
1) Di prendere meno del suo “predecessore”
2) Di aver risanato i conti della società.
3) Di aver preso l’azienda quando nessuno voleva farlo
4) Di avere un compito estremamente faticoso
5) Di avere uno stipendio molto più basso della maggior parte degli A.D. di società con fatturato simile
Sembrerebbero delle motivazioni accettabili, ma ...a ben scavare...
1) Bene, sul punto primo è vero, c'è chi ha preso e chi prende tuttora di più, ma stiamo parlando di un settore, quello dei “boiardi di Stato”, dove avere un posto di presidente, di amministratore delegato o di consigliere di amministrazione equivale a vincere un vero e proprio “terno al lotto”.
Volete degli esempi, e parliamo al giorno d’oggi?
A.D. Eni Paolo Scaroni: 6,52 milioni lordi
A.D. Enel Fulvio Conti:3,95 milioni lordi
A.D. Finmeccanica Alessandro Pansa 1,02 milioni lordi,
A.D. Poste Italiane Massimo Sarmi 2,2 milioni lordi,
Presidente Poste Italiane Giovani Ialongo 903.611 euro lordi, A.D. Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini 1,035 milioni lordi.
Cosa faranno mai questi signori per meritarsi simili cifre? Dubito che possano mai riuscire a giustificare in qualche modo simili stipendi (escludendo sempre “benefits” di vario tipo, che vanno dall’elicottero privato ad altre amenità)
2) Moretti dice di avere risanato i conti della società. E’ vero, COME ma lo ha fatto? Tagliando il personale e distruggendo quello che era l’enorme “know how” del personale delle Ferrovie, azienda che è sempre stata il fiore all’occhiello per quanto riguarda qualità del servizio e competenza del personale. Si è tagliato sulla qualità e sulla competenza ed i risultati sono visibili. Altro versante del “taglio” riguarda la sicurezza, anche lì si sono diminuite le pause di riposo per i macchinisti, tagliando il numero degli stessi. Che ci siano problemi rilevanti riguardante la sicurezza è dimostrato dall’inchiesta penale per l’incidente ferroviario di Viareggio,
con 33 morti e 22 feriti. Tra gli indagati, i vertici delle Ferrovie, tra cui appunto Mauro Moretti. Ma non è tutto, si è tagliato pesantemente anche sul trasporto locale a breve percorrenza, quello dei cosiddetti “pendolari”. Il servizio è davvero pessimo, i ritardi sono cronici, la qualità delle carrozze pessima, sdono sempre strapiene, essere pensolari significa vivere una parte ella propria vita in veri e propri “gironi danteschi” targati ferrovie dello stato.
Di contro a questi tagli la politica dell’alta velocità, che si è ritorta rapidamente contro sè stessa quando si è cercato di portare avanti programmi come il T.A.V., programmi che generano solo business per pochi andando contro il bene comune di molti. Sul T.A.V. mi riprometto di fare un post perché è veramente assurdo fare un’opera pubblica, pagata coi soldi dei contribuenti, la cui utilità per i cittadini italiani è molto ma molto vicino allo ZERO.
3 - 4) Andiamo avanti, siamo ancora al punto 3, che per velocizzare, uniamo al punto 4. Ma siamo sicuri che nessuno volesse un posto così “poco retribuito” come quello di A.D. delle F.S:.? Mi pare molto strano. Come “strano” è lamentarsi di una “lavoro” così di “responsabilità” e così “faticoso”, ma tale da permettere al sig. Mauro Moretti di ricoprire in questi anni le seguenti cariche:
- Presidente della Community of European Railway and Infrastructure Companies da gennaio 2009 a dicembre 2013.
- Presidente del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani dal 2004[1]
- Vice presidente dell'Unione industriali di Roma (rinnovato dicembre 2008 con delega alle infrastrutture, logistica e mobilità).[1] In carica fino a settembre 2012.
- Componente della giunta di Confindustria da ottobre 2006.[1]
- Componente elettivo del Consiglio Direttivo e del Comitato Tecnico Europa di Confindustria dal 2012.
- Rappresentante di Federtrasporto all’interno della medesima Giunta da fine maggio 2007 ad aprile 2012.[1]
- Componente di Giunta Assolombarda.[1]
- Da luglio 2013 entra a far parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei per il triennio 2013 - 2016.
- Membro del consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.[1] Fine incarico nel 2006.
- Membro della ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) da gennaio 2003.[1]
- Vicepresidente con delega alle Grandi Infrastrutture dell'Unione Industriali Napoli da dicembre 2010.[19]
- Da ottobre 2012 è componente del Consiglio Direttivo e della Giunta di Unindustria, di cui è stato Vice Presidente fino a settembre 2012.[20]
- Membro Comitato Scientifico Fondazione Politecnico di Milano per quadriennio 2011/2014[21]
- Consigliere Generale Fondazione SLALA da febbraio 2008[22]
- Presidente della Consulta del progetto FIGI - Facoltà Ingegneria Grandi Imprese - dell'Università La Sapienza di Roma da gennaio 2013.[23]
- Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione CIVITA da Febbraio 2007[1].
- Membro del Comitato d'Onore del Coro Polifonico Romano Oratorio del Gonfalone. In carica dal 2010.[24]
Dulcis in fundo, Mauro Moretti è dal 2004 Sindaco del piccolo comune reatino, MOMPEO. (!!)
Caspita, ma che avrebbe fatto di altro ancora il Sig. Mauro Moretti se avesse scelto, invece di diventare AD di Ferrovie dello Stato, un incarico meno impegnativo?
Per quanto riguarda il punto 5, è vero che gli stipendi dei maneger sono spesso stratosferici, vedi gli esempi di manager pubblici fatti precedentemente, ma è pur vero che in una situazione di crisi economica galoppante come quella attuale, occorrerebbe tagliare drasticamente tutte queste “punte” retributive eccezionali, che produrranno poi superliquidazioni d’oro e super pensioni, nello spirito di una maggiore giustizia sociale. Speriamo che Matteo Renzi, che per il resto non gode di una mia grande simpatia, riesca nell’impresa impossibile di tagliare queste contribuzioni d’oro di TUTTI I MANAGER PUBBLICI. E se questi decidessero di dimettersi? State tranquilli che si troverebbe lo stesso qualcuno di ottimo valore a sostituirli…
Al sig. Mauro Moretti infine gli consiglio un bel bagno di umiltà, scenga sulla terra dove viviamo noi poveri mortali e magari vada a visitare un pensionato che cerca di campare con 600 euro al mese. Forse proverà un minimo di vergogna.
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